Anonymous reagisce agli arresti ed attacca Panda

Ieri le autorità statunitensi ed europee avevano condotto un'azione coordinata tesa all'individuazione ed all'arresto di cinque membri del gruppo conosciuto con l'appellativo di "LulzSec".
Anonymous reagisce agli arresti ed attacca Panda

Ieri le autorità statunitensi ed europee avevano condotto un’azione coordinata tesa all’individuazione ed all’arresto di cinque membri del gruppo conosciuto con l’appellativo di “LulzSec“. Il “blitz” negli appartamenti delle persone ritenute essere figure di spicco all’interno dell’organizzazione sembra sia stato possibile grazie alle informazioni rese da Hector Xavier Monsegur (conosciuto con l’appellativo di “Sabu”), quello che le forze dell’ordine hanno indicato come “mente” di “LulzSec”.

L’organizzazione, resasi più volte protagonista di numerosi attacchi verso grandi società a livello mondiale (ved. questi nostri articoli) – basti ricordare Sony Pictures e la CIA – ha voluto condurre una nuova azione dimostrativa. In collaborazione con gli Anonymous, sono stati presi di mira diversi domini di proprietà di Panda Security, nota società spagnola attiva nel campo delle soluzioni per la sicurezza informatica.
Il gruppo “AntiSec“, nato proprio dall’alleanza tra “LulzSec” e gli Anonymous ha aggredito i siti dell’azienda (tra i più famosi, cloud.pandasecurity.com e pandalabs.pandasecurity.com) sostituendo le home page con un video autocelebrativo ed accusando “Sabu” di tradimento. Dopo una serie di messaggi inneggianti a coloro che stanno combattendo nelle nazioni della “primavera araba“, segue una lista dei domini di Panda che sono stati violati ed una fitta lista di credenziali d’accesso, ID di TeamViewer e di LogmeIn Free che farebbero capo ad alcuni utenti aziendali.

Al momento i siti presi di mira da “AntiSec” appaiono completamente irraggiungibili mentre nella cache di Google è ancora conservato il messaggio apparso sui siti web violati.

Con la loro ultima azione, i criminali informatici vogliono sottolineare che, sebbene una testa “dell’Idra” sia stata tagliata, le altre continuano ad essere pienamente operative.

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