Avast trasforma la pirateria in un'occasione di marketing

Avast, il famoso sviluppatore di soluzioni antivirus ed antimalware, ha messo in campo un'iniziativa fuori dai classici schemi.

Avast, il famoso sviluppatore di soluzioni antivirus ed antimalware, ha messo in campo un’iniziativa fuori dai classici schemi. Nelle scorse settimane, i tecnici della società hanno scoperto che una licenza multipla venduta ad un cliente aziendale dello stato dell’Arizona (USA) era stata immessa nei canali peer-to-peer ed utilizzata, oggi, da quasi 775.000 utenti. La licenza originale prevedeva la possibile di installare il prodotto di Avast solamente su 14 computer ma il file di licenza è stato scaricato tramite i circuiti P2P ed utilizzato da centinaia di migliaia di persone, senza averne titolo. La società ceca, piuttosto che invalidare i codici di licenza, ha preferito mettersi alla finestra ed osservare l’evoluzione dello scenario.
Lo stesso codice di licenza (di Avast Pro, n.d.r.)”, hanno spiegato i portavoce di Avast, “è stato utilizzato in più di 200 nazioni ed è stato impiegato anche su due sistemi della Città del Vaticano. (…) Interessante verificare quanto rapidamente si è diffuso il codice, tuttavia “la festa” sarebbe comunque dovuta terminare, un giorno o l’altro“. Avast ha pensato di trasformare l’accaduto in un’opportunità di marketing: a tutti gli utenti delle versioni pirata della versione “Pro” del suo software antivirus, la società ha così deciso di esporre una finestra popup ricordando all’utente l’illiceità della licenza e proponendo i link per il download della versione gratuita del programma o l’acquisto della versione più completa.
Lyle Frink, uno dei portavoce di Avast, ha aggiunto che alcuni utenti si sono già convertiti mentre all’azienda dell’Arizona sono già stati sostituiti i codici di licenza dell’applicazione ricordando loro di mantenerli al sicuro.

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