Chrome 16 punta sulla sincronizzazione tra i sistemi

A distanza di meno di due mesi dal rilascio della precedente versione definitiva, Google ha appena pubblicato online la release finale di Chrome 16.
Chrome 16 punta sulla sincronizzazione tra i sistemi

A distanza di meno di due mesi dal rilascio della precedente versione definitiva, Google ha appena pubblicato online la release finale di Chrome 16. Il browser punta sempre più sulla disponibilità, ovunque ci si trovi, dei propri segnalibri, delle personalizzazioni, della cronologia, delle applicazioni, delle estensioni preferite e di tutte le altre informazioni connesse al funzionamento di Chrome.

Sebbene Google abbia investito molto sulle possibilità di personalizzazione anche in passato, a partire da Chrome 16 viene aggiunto un nuovo comando all’interno del pulsante “Personalizza e controlla Google Chrome“, in alto a destra nella barra degli strumenti (raffigura una piccola icona a forma di chiave inglese): “Accedi a Chrome“. Cliccando su tale voce quindi indicando le credenziali d’accesso al proprio account Google, si potrà fare in modo che tutti i dispositivi utilizzati attingano alle medesime informazioni. Così, passando da un computer all’altro oppure uscendo per un viaggio col proprio portatile, si avranno sempre a disposizione tutti gli elementi che Chrome mostra sugli altri sistemi.

E se uno stesso computer è condiviso tra più utenti? Sarebbe disdicevole se gli elenchi dei siti web preferiti, la cronologia della navigazione e le estensioni si miscelassero con quelle degli altri utenti. A partire da Chrome 16, spiega Tim Steele, ingegnere software di Google, è possibile aggiungere un nuovo utente autorizzato all’utilizzo del browser (ved. questa pagina): è sufficiente cliccare sul pulsante “chiave inglese”, su Opzioni, su Impostazioni personali, Utenti quindi cliccare su Aggiungi nuovo utente.
Va comunque ben rimarcato che quella proposta da Google non è una funzionalità utile per impedire che altri utenti mettano le mani, ad esempio, sui propri segnalibri e sugli altri dati memorizzati in Chrome. Ogni utente è infatti bene che utilizzi un suo account Windows o Linux.

Chi preferisse non inviare alcuna informazione sui server del colosso di Mountain View utilizzando il comando “Accedi a Chrome” può sempre portare i propri dati con sé servendosi di un espediente come quello illustrato in questo nostro articolo.

Contestualmente al lancio di Chrome 16, gli sviluppatori di Google hanno anche ridisegnato l’interfaccia grafica del “Chrome Web Store“, il negozio virtuale contenente una serie di applicazioni pensate per estendere le funzionalità del browser utilizzando contenuti prodotti da terze parti.

Google Chrome 16 è prelevabile gratuitamente facendo riferimento a questa pagina.

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