Codec Opus approvato, c'è intesa tra Mozilla e Skype

Sembra farsi ancora più convinto quel sostegno "trasversale" che nei mesi scorsi nomi quali Mozilla da un lato e Skype dall'altro avevano manifestato nei confronti del nuovo codec audio Opus.

Sembra farsi ancora più convinto quel sostegno “trasversale” che nei mesi scorsi nomi quali Mozilla da un lato e Skype dall’altro avevano manifestato nei confronti del nuovo codec audio Opus. Ne avevamo parlato ad inizio luglio (vedere l’articolo Approvato il codec che mette d’accordo Skype e Mozilla) ed oggi Opus sta per diventare sempre più una realtà apprezzata e condivisa.

Opus è in grado di gestire qualunque genere di flusso audio garantendo una qualità elevatissima, con la possibilità, comunque, di veicolare suoni con la qualità telefonica. Ciò che desta interesse, però, è che si tratta del primo codec “royalty free” (che quindi non implica l’esborso di grosse somme di denaro per il suo impiego in licenza d’uso) ad essere ufficialmente approvato come standard dalla IETF (Internet Engineering Task Force), ente di standardizzazione caratterizzato da una struttura “aperta” formato da specialisti, tecnici e ricercatori nel lontano 1981.

Sviluppato sotto l’ala di Mozilla e di Skype (oggi di proprietà di Microsoft) con l’apporto tecnico di Google, Broadcom, Xiph.org ed Octasic, il codec Opus sarebbe destinato ad una rapida adozione nel client VoIP Skype e nelle applicazioni che saranno basate su WebRTC. Ed è proprio intorno alla tecnologia WebRTC ad esserci fervido interesse: sia Google che Microsoft potrebbero presto rendere il browser capace di effettuare e ricevere chiamate VoIP. WebRTC (Web Real Time Communication), infatti, semplicemente servendosi di codice JavaScript, consentirà agli utenti di controllare e gestire comunicazioni in tempo reale senza la necessità di installare alcun software “ad hoc” ed appoggiandosi unicamente al browser web (maggiori informazioni in questi nostri articoli).
Google ha già aggiunto il supporto per WebRTC in Chrome 21 ed è altamente probabile che presto adotti anche Opus. Microsoft, invece, ha presentato il progetto CU-RTC-Web.

Le condizioni di licenza di Opus ne permettono il libero utilizzo da parte di chiunque a patto che nessuna azienda cerchi mai di aggredire il codec tentando di fare leva sui brevetti che si detengono.

Karlheinz Wurm, uno degli ingegneri di Skype, ha confermato che Opus potrebbe realmente diventare il “trait d’union” tra il client VoIP, i browser web, gateways, smartphone, console di gioco e così via. “È il primo codec in assoluto ad essere davvero pronto per affrontare qualunque tipo di situazione; il segnale audio può essere potenzialmente veicolato con una qualità pari all’ascolto di un CD musicale, con ogni genere di applicazione (comunicazione, streaming, storage) ed in qualunque condizione“. Anche da Mozilla si fa notare come Opus batta tutti i codec rivali, quali Vorbis e HE-ACC.

Il grafico che abbiamo pubblicato e che pone a confronto Opus con gli altri codec disponibili sul mercato, è stato preparato da Opus-codec.org.

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