Comminata a Google una multa da 500 milioni di dollari

Il Wall Street Journal ha riportato le motivazioni che avrebbero indotto le autorità statunitensi a comminare a Google una pesante sanzione amministrativa da mezzo miliardo di dollari.
Comminata a Google una multa da 500 milioni di dollari

Il Wall Street Journal ha riportato le motivazioni che avrebbero indotto le autorità statunitensi a comminare a Google una pesante sanzione amministrativa da mezzo miliardo di dollari. Secondo quanto riferito, la multa sarebbe una diretta conseguenza delle indagini condotte dalla Food and Drug Administration (FDA), ente governativo USA che si occupa della regolamentazione dei prodotti alimentari e farmaceutici, oltre che dal procuratore generale dello stato del Rhode Island.

La notizia era stata anticipata da Google proprio la scorsa settimana quando la società ritoccò al ribasso gli ultimi dati di bilancio aggiungendo un segno meno dovuto alla definizione, con le autorità governative, di una non ben specificata vertenza.

Stando alle indiscrezioni sinora trapelate, quindi, i 500 milioni di dollari che il colosso di Mountain View dovrà versare avrebbero a che fare con l’esposizione di messaggi pubblicitari legati alla commercializzazione di farmaci online. Le leggi degli Stati Uniti vietano qualsiasi attività di vendita di prodotti farmaceutici attraverso la rete Internet ed è considerata un pratica illegale l’importazione di tale merce da parte di un qualunque cittadino.

Dal mese di febbraio 2010, Google espone solamente i banner pubblicitari di rivendite farmaceutiche con sede negli Stati Uniti che siano accreditate dal “National Association of Boards of Pharmacy” e di quelle online che siano state autorizzate dalla competente associazione canadese. Le leggi USA, comunque, impediscono l’importazione di farmaci anche dal Canada.

E’ quindi probabile che la multa abbia a che fare proprio con il comportamento tenuto da Google nell’esporre i messaggi pubblicitari ma non è dato sapere quali siano, esattamente, le violazioni contestate e se queste si riferiscano ai periodi antecedenti al mese di febbraio dello scorso anno.

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