Firefox 4.0: ecco la versione finale del browser opensource

Firefox 4.0 è da oggi disponibile in versione finale, anche in italiano.

Firefox 4.0 è da oggi disponibile in versione finale, anche in italiano. Mozilla raggiunge un traguardo importante, slittato troppo spesso negli ultimi mesi. La nuova “major release” del browser opensource porta con sé numerose novità delle quali vi abbiamo abbondantemente parlato in passato.

Performance

La quarta versione di Firefox è, innanzi tutto, più veloce: in un web nel quale i siti si fanno sempre più complessi tanto da diventare vere e proprie applicazioni, la rapidità nel caricamento delle pagine e, soprattutto, nell’esecuzione di codice JavaScript è diventato un aspetto cruciale.
Gli sviluppatori di Mozilla, inoltre, assicurano di aver lavorato molto sull’ottimizzazione dell’utilizzo della memoria introducendo anche un ciclo (XPCOM) in grado di liberare frequentemente la RAM che resta inutilizzata: lo scopo è quello di mettersi alle spalle i cosiddetti “memory leaks” che hanno contraddistinto le precedenti release del browser.
Il motore di rendering di Firefox 4.0 si arricchisce di un nuovo profilo grafico in grado di rendere più definiti e brillanti i colori delle foto digitali pubblicate online.

Anche Firefox 4 trae vantaggio dall’accelerazione hardware per sveltire il caricamento degli elementi grafici inseriti nelle pagine web. Facendo leva sulla potenza di calcolo della GPU, si riesce a velocizzare il caricamento delle pagine web contenenti molta grafica e contenuti di tipo multimediale. Proprio di recente, uno degli ingegneri Mozilla aveva esortato gli utenti ad aggiornare i propri driver video in modo tale da assicurarsi che l’accelerazione hardware sia immediatamente abilitata in Firefox 4 (ved. questo nostro articolo).
Diversamente dalla nona release del browser Microsoft, che non è compatibile con Windows XP, Firefox 4.0 supporta – almeno in modo parziale – l’accelerazione hardware anche su tale sistema operativo. La scelta è senza dubbio valida dal momento che Windows XP resta tutt’oggi il sistema operativo più diffuso a livello mondiale (55%, con Windows 7 che segue, al secondo posto, con il 23%). Il supporto dell’accelerazione hardware su Windows XP viene reso possibile grazie all’utilizzo delle API Direct3D piuttosto che sulle librerie più recenti integrate soltanto su Windows Vista e Windows 7.
Per verificare l’effettiva attivazione dell’accelerazione hardware, è sufficiente digitare about:support nella barra degli indirizzi di Firefox 4, portarsi quasi in calce alla pagina – in corrispondenza della sezione “Grafica” – e verificare quanto riportato accanto alle voci Direct2D attivo, DirectWrite attivo, Rendering WebGL e Finestre con accelerazione GPU.
Nel caso in cui l’accelerazione hardware non dovesse risultare attiva, suggeriamo di aggiornare i driver della propria scheda video, come consigliato da Mozilla (ved., a tal proposito, questa notizia per tutti i dettagli tecnici).

Interfaccia

Tra le novità più appariscenti di Firefox 4.0 c’è sicuramente “Panorama“: per accedervi, è sufficiente fare riferimento al comando Gruppi di schede (menù a tendina alla destra delle schede aperte) oppure premere la combinazione di tasti CTRL+MAIUSC+E. Il programma mostrerà così l’elenco completo di tutte le schede correntemente aperte: per ciascuna di esse è proposta una miniatura che ne rispecchia il contenuto. Ovviamente, cliccando su una qualunque di tali schede, si potrà aprirla rapidamente. Tutte le schede solo trascinabili sul piano di lavoro non solo per ordinarle ma anche per raggrupparle diversamente. Ad esempio, ricorrendo a Panorama si possono separare le schede che ospitano contenuti connessi alla propria attiva lavorativa, da quelle che contengono informazioni relative alle proprie passioni ed ai propri hobby. Ciascun “riquadro” che raggruppa una o più schede è liberamente ridimensionabile: con un clic sulla “pila” di miniature, le schede corrispondenti verranno aperte tutte assieme.
Il concetto è chiaro: sempre più persone tendono oggi a sfruttare l’abilità di Firefox nel “tenere a mente” le schede aperte nel corso dell’ultima sessione di lavoro. Grazie all’organizzazione di “Panorama”, si può ritrovare le schede aperte ogniqualvolta si riapre Firefox 4, già organizzate secondo le proprie esigenze.

Più facile ed immediata la gestione delle schede che sono liberamente riorganizzabili come si crede oppure possono essere “estratte” in una nuova finestra. Se si chiude per errore una finestra od una scheda, è possibile riaprirla in un solo clic ricorrendo al comando Finestre chiuse di recente o Schede chiuse di recente nel menù Cronologia.

Digitando un termine di ricerca nella nuova barra degli indirizzi, Firefox 4 provvederà a cercare tutte le possibili corrispondenze nella cronologia di navigazione, nei segnalibri e nelle schede aperte. Come spiega Mozilla, la barra degli URL perfeziona il suo comportamento col trascorrere del tempo adattandosi alle abitudini dell’utente ed offrendo risultati più significativi.

L’interfaccia proposta da Firefox 4 è stata comunque completamente rivista rispetto al passato: cambiamenti così radicali non si erano mai registrati prima nel browser opensource se non nelle sue primissime versioni. In Firefox 4, le schede di navigazione sono state spostate nella parte più alta della finestra e ricordano da vicino l’impostazione di Google Chrome. Per ripristinare la vecchia impostazione, è sufficiente cliccare sulla freccia a destra della barra degli URL con il tasto destro del mouse e deselezionare l’opzione Visualizza le schede in alto.
La scelta stilistica operata dal colosso di Mountain View sembra essere stata seguita in Firefox anche per ciò che riguarda il menù: il tradizionale menù è stato infatti rimosso e sostituito con un elemento arancione, a tendina, che spicca nell’angolo in alto a sinistra nelle versioni Windows e Linux.

I segnalibri sono invece adesso accessibili da un unico pulsante posto sulla destra. Spuntando la voce Visualizza barra dei segnalibri, quest’ultima tornerà ad apparire sotto la barra degli indirizzi.

Sincronizzazione delle informazioni

Firefox 4 fa definitivamente propria la funzionalità Firefox Sync precedentemente nota con il nome di Weave. Si tratta di un innovativo strumento per la gestione e la sincronizzazione tra più sistemi dell’elenco dei siti web preferiti, delle password, della “cronologia”, delle schede aperte ed altro ancora.
I dati oggetto dell’operazione di sincronizzazione vengono memorizzati da Sync su un server remoto e cifrati mediante l’impiego di una parola chiave (“passphrase”) scelta dall’utente. La “passphrase” non viene trasmessa in remoto dal momento che l’intero processo di codifica e decodifica avviene in locale.
Per questo motivo Mozilla ha voluto più volte sottolineare la sicurezza dell’intero meccanismo e come la funzionalità rispetti in toto la privacy dell’utente.
Firefox Sync è configurabile accedendo alla finestra delle opzioni del programma.

Gestione dei componenti aggiuntivi

Il gestore dei componenti aggiuntivi è stato rinnovato per permettere agli utenti di Firefox 4.0 di cercare e installare componenti addizionali in grado di ampliare le funzionalità del browser direttamente da Firefox. Recensioni, consigli, descrizioni ed anteprime dei componenti aggiuntivi aiuteranno l’utente nelle sue scelte. La gestione dei componenti aggiuntivi permette anche di visualizzare, attivare e disattivare plugin di terze parti in pochi clic, verificandoli ed aggiornandoli automaticamente (menù Firefox, in alto a sinistra, opzione Componenti aggiuntivi).

Esteso il supporto di HTML5 e di altre tecnologie

Firefox 4 amplia il supporto per numerose specifiche di HTML5 (ved. questi articoli) includendo non solo le principali caratteristiche di base della nuova versione del linguaggio di markup ma anche gli elementi per la creazione di elementi grafici senza l’uso di plugin di terze parti, molte delle specifiche di CSS3, le API audio e video, il formato WebM di Google accanto ad Ogg.

Sicurezza

L’ultima versione di Firefox migliorare le sue abilità nell’individuazione dei siti web potenzialmente pericolosi o comunque di quelle pagine che mettono in atto attacchi phishing. Il prodotto di Mozilla si interfaccia infatti con il servizio Google Safe Browsing, implementato anche in Google Chrome.
Quello che però manca a Firefox 4.0 è l’utilizzo di un meccanismo di sandboxing capace di rilevare operazioni dannose messe in atto dai componenti presenti nelle pagine web nocive. Lo conferma anche Marco Giuliani, Malware Technology Specialist per Prevx, che spiega: “il browser di Mozilla non è stato adattato alle nuove tecnologie di sicurezza fornite da Microsoft: sia il processo firefox.exe che il processo plugin-container.exe vengono eseguiti ad un livello di integrità medio, senza alcun tipo di limitazione se non la restrizione fornita dall’account limitato generico configurato in Windows (ammesso che l’utente stia utilizzando il sistema come utente limitato e non come amministratore)“. Giuliani ricorda come sia Chrome che Internet Explorer 9.0 utilizzino un meccanismo in grado di proteggere il personal computer dell’utente: “sia Google Chrome che Internet Explorer pongono la sessione di navigazione in una modalità protetta, limitata, separata dal resto del sistema – e con essa anche gli eventuali plugin utilizzati dal browser -. Se, per qualsiasi motivo, l’utente, sua sfortuna, dovesse incappare in una pagina web capace di sfruttare qualche bug presente nel browser o nei plugin, e di conseguenza riesce a far eseguire del codice nocivo nel sistema, ecco che il codice nocivo non potrà arrecare alcun danno al sistema (o potrà fare dei danni molto limitati)“.
Se Internet Explorer 9.0 si “aggancia” ad alcune caratteristiche introdotte nelle più recenti versioni di Windows e Chrome implementa una propria tecnologia di sandboxing basata sulla gestione dei privilegi degli utenti (unita alla possibilità di aggiungere ulteriori restrizioni), da Firefox 4.0 era lecito aspettarsi qualcosa di più in tal senso.

Installazione ed aggiornamento

Avviando la procedura d’installazione di Firefox 4, questa è in grado di rilevare la presenza di eventuali precedenti versioni del prodotto che dovessero essere presenti sul sistema in uso. Cliccando sul pulsante “Aggiorna” la precedente installazione di Firefox sarà automaticamente adeguata all’ultima versione importando nuovamente segnalibri, cronologia ed elenchi di password dell’utente. Anzi, aggiornando ad esempio Firefox 3.6 alla versione 4.0, all’avvio del programma si troveranno le stesse schede lasciate aperte durante la precedente sessione di lavoro.

Secondo quanto trapelato nelle scorse settimane, Mozilla potrebbe orientarsi sul rilascio una nuova “major release” del browser addirittura ogni tre o quattro mesi. Per il momento, la nuova versione di Firefox, per Windows, è scaricabile facendo riferimento a questo link. Per le altre versioni, destinate alle piattaforme Mac OS X e Linux, è possibile consultare il sito ufficiale.

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