Flurry, il browser non è più "centrale" in ambito mobile

Mentre su desktop e notebook i browser ambiscono a diventare sempre più "sistema operativo", il quadro sulle piattaforme mobili è diametralmente opposto.
Flurry, il browser non è più

Mentre su desktop e notebook i browser ambiscono a diventare sempre più “sistema operativo”, il quadro sulle piattaforme mobili è diametralmente opposto. A sostenerlo è un recente studio elaborato da Flurry, società statunitense che si occupa di ricerche di mercato e delle monetizzazione delle attività sui dispositivi mobili.
Secondo gli analisti di Flurry, gli utenti di Android e di Apple iOS trascorrerebbero giornalmente 2 ore e 42 minuti interagendo con applicazioni di vario genere, su smartphone e tablet. Solamente il 14% del tempo sarebbe utilizzato per navigare sul web con il browser che avrebbe già perso il ruolo “centrale”, ritenuto un’app come tante altre.

I videogiochi continuano a fare la parte del leone in ambito mobile (32% del totale) seguiti dalle applicazioni social e per la messagistica istantanea che in un anno hanno visto aumentare la dimensione della loro fetta di torta dal 24 al 28%. In quest’ambito, è interessante evidenziare come Facebook non sia ancora riuscito a farsi largo, in maniera decisa e, soprattutto, stabile sul dispositivi mobili: la share del social network fondato da Mark Zuckerberg si è fermata quest’anno al 17%, con una flessione di un punto percentuale rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

YouTube da solo sarebbe utilizzato oggi dal 4% degli utenti (8% complessivo per quanto riguarda le app della categoria intrattenimento). Le app che appartengono alla categoria “produttività” sarebbero oggi adoperate dal 4% dei possessori di device mobili.

L’analisi di Flurry è disponibile a questo indirizzo.

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