Gli Anonymous potrebbero bersagliare obiettivi "critici"

Secondo quanto si evince da un rapporto a firma del "National Cybersecurity and Communications Integration Center" statunitense, una branca del Dipartimento per la sicurezza interna degli USA (in inglese, "United States Department of Homeland Securit...
Gli Anonymous potrebbero bersagliare obiettivi

Secondo quanto si evince da un rapporto a firma del “National Cybersecurity and Communications Integration Center” statunitense, una branca del Dipartimento per la sicurezza interna degli USA (in inglese, “United States Department of Homeland Security“), il gruppo di cracker conosciuto col nome di Anonymous sarebbe determinato ad attaccare alcuni obiettivi considerati dal governo di importanza critica per il corretto funzionamento di alcune infrastrutture strategiche e per la sicurezza.
Le attuali abilità d’attacco che, nel corso del tempo, Anonymous ha mostrato di possedere, riguarderebbero pressoché esclusivamente i sistemi Windows. Le aggressioni, infatti, sarebbero state poste in essere utilizzando tecniche “standard” ed attacchi DDoS (Distributed Denial of Service).
Nel documento elaborato sull’altra sponda dell’oceano, tuttavia, si ipotizza il rischio di attacchi aventi come obiettivo quello di alterare il corretto funzionamento dei sitemi di controllo a livello industriale.

A metà luglio scorso, sul sito pastebin, sono stati pubblicati dei documenti contenenti informazioni circa una serie di attacchi sferrati nei confronti di una società americana specializzata in biotecnologie. In un altro documento, ritenuto attendibile, erano presenti dettagli circa altri obiettivi strategici: le aziende che estraggono petrolio dai pozzi dislocati in Canada.
Gli investigatori USA ricollegano tali attività a quelle messe in atto dagli “hacktivists” di Anonymous (alcune delle operazioni portate a segno sono elencate a questo indirizzo).

Nel report del “National Cybersecurity and Communications Integration Center” si fa riferimento anche ad un messaggio sospetto recentemente apparso su Twitter. All’interno di esso è stato riportato del codice XML/HTML utilizzato per la programmazione dei microcontrollori Siemens. Non è detto, si precisa, che l’autore del post possegga le conoscenze per la gestione dei sistemi di controllo industriali ma denota un crescente interesse nel bersagliare tali obiettivi.

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