Google: non guardate al PageRank con troppo interesse

Gli esperti del settore già lo sapevano da tempo ed oggi arriva la conferma da parte di Peter Norvig, direttore della ricerca presso Google: attorno al concetto di PageRank c'è troppo interesse, troppo sensazionalismo.
Google: non guardate al PageRank con troppo interesse

Gli esperti del settore già lo sapevano da tempo ed oggi arriva la conferma da parte di Peter Norvig, direttore della ricerca presso Google: attorno al concetto di PageRank c’è troppo interesse, troppo sensazionalismo. I commenti di Norvig sono stati resi durante una conferenza tenutasi al “Search Engine Marketing Expo” di Santa Clara (California). L’esponente di Google ha risposto alla domanda con cui gli veniva richiesto, secondo lui, quali fossero le tecnologie ricerca alle quali in genere si guarda con troppa bramosia. Norvig ha subito citato il PageRank che sarebbe universalmente tenuto davvero troppo in considerazione. Da tempo la società di Mountain View ha deciso di eliminare le indicazioni sul PageRank, ad esempio, dai servizi online dedicati ai webmaster (“Strumenti per i webmaster”): distraevano troppo i gestori di siti web dagli altri importanti obiettivi.

Secondo Norvig l’appellativo PageRank andrebbe addirittura rinominato in modo tale da ridimensionare l’importanza che può avere questo parametro nell’indicizzazione dei propri siti web sul motore di ricerca. Sì, perché Norvig ricorda anche come il PageRank sia solamente un “parametro”, uno dei tanti fattori che incidono sul ranking nelle SERP delle pagine ma non l’unico e nemmeno il più importante.

Per il ranking basato sulla struttura del grafo del web quindi sui link, è risaputo che Google utilizza anche il PageRank: gli indirizzi vengono ordinati studiando le connessioni delle pagine alle quali si riferiscono. L’algoritmo PageRank si occupa di assegnare un punteggio ad ogni pagina: esso esprime il grado di popolarità della pagina stessa. Per stimare il grado di popolarità di una certa pagina, il PageRank si basa sulla topologia del grafo del web analizzando i link entranti. L’algoritmo si basa infatti sull’asserzione seguente: “se una pagina è linkata da molte pagine, se ne deduce che è importante relativamente ad un certo argomento quindi una pagina con un alto grado di popolarità”.
Google, così come i maggiori esperti SEO, stanno ridimensionando da tempo l’importanza del PageRank: è bene pensare prima soprattutto a produrre buoni contenuti e pagine web con una buona struttura.

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