La Posta Certificata del Governo va in pensione

La posta elettronica certificata del Governo Italiano "ha i mesi contati". È infatti stata da poco pubblicata la notizia che il servizio PostaCertificat@ verrà a breve sospeso, molto probabilmente in maniera definitiva.

La posta elettronica certificata del Governo Italiano “ha i mesi contati”. È infatti stata da poco pubblicata la notizia che il servizio PostaCertificat@ verrà a breve sospeso, molto probabilmente in maniera definitiva.

Dopo appena quattro anni e otto mesi dal debutto, il criticato servizio di posta elettronica certificata va quindi in pensione: come si legge in questa pagina, infatti, da domani 18 dicembre non sarà più possibile, per il cittadino, attivare nuovi account.
Dal 18 marzo al 17 luglio 2015, inoltre, le caselle di posta saranno mantenute attive solamente in modalità di ricezione e sarà consentito agli utenti l’accesso alle stesse solo ai fini della consultazione e del salvataggio dei messaggi ricevuti. A partire dal giorno seguente, le stesse caselle di posta non saranno più abilitate alla ricezione dei messaggi e dal 18 settembre 2015 tutte le caselle di PostaCertificat@ non saranno più utilizzabili.

PostaCertificat@ è una CEC-PAC. I cittadini dovranno migrare verso i servizi PEC tradizionali

Le caselle PEC fornite dal Governo Italiano nell’ambito del servizio PostaCertificat@ sono CEC-PAC, acronimo di Comunicazione Elettronica Certificata fra Pubblica Amministrazione e Cittadino.

La CEC-PAC del Governo (dominio postacertificata.gov.it) permette (anzi, ormai, “permetteva”) di “colloquiare” esclusivamente con la pubblica amministrazione ma non, ad esempio, con le caselle PEC di altri cittadini (privati in generale), imprese o professionisti (ne avevamo parlato nell’articolo La PEC è per tutti: luci ed ombre sulla partenza).

D’altra parte, anche chi provasse ad inviare un messaggio di posta elettronica certificata verso un indirizzo PEC postacertificata.gov.it riceverà, dopo qualche istante, un errore (anomalia messaggio).

Controllare e scaricare posta elettronica certificata: i suggerimenti

Il cittadino, quindi, ha potuto usare l’account CEC-PAC (e potrà farlo sino al 16 marzo del prossimo anno) solo per dialogare con le pubbliche amministrazioni catalogate nell’apposito indice.

Nell’articolo Controllare e scaricare posta elettronica certificata: i suggerimenti abbiamo messo il luce le differenze tra gli account CEC-PAC e le normali caselle PEC.

I cittadini che attualmente utilizzano un account PostaCertificat@ saranno quindi costretti a migrare verso fornitori di normali indirizzi PEC (non CEC-PAC). “Dal 18 marzo 2015, tutti gli utenti CEC-PAC potranno richiedere una casella PEC, gratuita per un anno, inviando un’e-mail all’indirizzo richiestapec@agid.gov.it“, si legge nella nota appena pubblicata.

Chisura del servizio PostaCertificat@: nuove polemiche?

A questo punto, non è difficile ipotizzare che possa nuovamente montare la polemica. PostaCertificat@ è un servizio sul quale lo Stato italiano investì molto nel recente passato. Per i cittadini italiani, infatti, la CEC-PAC era sì gratuita ma lo Stato s’impegnò a versare a Telecom Italia e Poste Italiane, società che si sono aggiudicate l’appalto per la fornitura del servizio, una somma pari a 50 milioni di euro.

Ti consigliamo anche

Link copiato negli appunti