"La baia" lancia un servizio per l'hosting di contenuti

Due dei fondatori del sito "The Pirate Bay" (TPB), da tempo nell'occhio del ciclone (ved.

Due dei fondatori del sito “The Pirate Bay” (TPB), da tempo nell’occhio del ciclone (ved. questi articoli) per la sua “abilità” nell’indicizzazione dei file torrent che consentono il download di qualunque genere di contenuto, compresi quelli protetti dalle normative a tutela del diritto d’autore (distribuiti illegalmente in Rete), hanno comunicato di aver lanciato un nuovo servizio.

Peter Sunde e Fredrik Neij hanno presentato “Bayfiles“, un sito Internet che favorirà la condivisione di file tra gli utenti permettendone il caricamento su server remoti. Si tratta, sostanzialmente, di ciò che fanno già da tempo altri siti simili per l’hosting di contenuti sul web. La notizia è però che “Bayfiles” porta proprio la firma del duo ritenuto responsabile della violazione delle leggi sul copyright (ved. questa pagina). Sebbene TPB non abbia mai ospitato dei contenuti, i giudici svedesi hanno stabilito la colpevolezza degli ideatori e degli amministratori del progetto perché il meccanismo proposto agli utenti consentiva di facilitare enormemente l’individuazione ed il download di film e brani musicali illecitamente scambiati attraverso la Rete.
Sunde e Neij hanno assicurato che “Bayfiles” si atterrà alla legislazione vigente: gli utenti potranno caricare i file dal browser ed inviare un link a tutti coloro che potranno prelevare i contenuti.

Durante la registrazione al servizio, viene esposto un messaggio col quale s’informa l’utente che qualsiasi file pubblicato in violazione delle norme sul diritto d’autore verrà rimosso.
Susan Hall, legale di Cobbetts, è scettica: “penso che chi c’è dietro a Bayfiles si stia basando sull’idea che, nel caso in cui venga rilevata una violazione del copyright od un’attività di favoreggiamento della fruizione illegale di contenuti di proprietà di terzi, basti rimuovere tempestivamente tali contenuti per ottemperare a quanto previsto dalle disposizioni“.

Il lancio di “Bayfiles” è forse anche una provocazione per denunciare il diverso trattamento riservato ai più famosi siti di “file hosting” (che sono spesso veicolo di materiale distribuito illecitamente) e TPB?

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