LibreOffice guarda al web e ai dispositivi mobili

Nel corso della conferenza dedicata al progetto LibreOffice che si è tenuta nei giorni scorsi, "The Document Foundation" organizzazione che si occupa di seguire e sostenere lo sviluppo della suite opensource per l'ufficio, ha rivelato alcuni p...
LibreOffice guarda al web e ai dispositivi mobili

Nel corso della conferenza dedicata al progetto LibreOffice che si è tenuta nei giorni scorsi, “The Document Foundation” organizzazione che si occupa di seguire e sostenere lo sviluppo della suite opensource per l’ufficio, ha rivelato alcuni piani futuri.
La notizia probabilmente più importante consiste nell’annuncio legato alla realizzazione di una versione del software libero LibreOffice pensata per funzionare sui dispositivi mobili Android ed iOS (Apple).

Si chiama “LibreOffice Online Prototype” il “prototipo” di piattaforma interamente basata sul web che consentirà di fruire delle principali funzionalità della suite servendosi solo di un browser web capace di supportare le nuove specifiche di HTML5. Il codice di LibreOffice è stato ricompilato da Michael Meeks (SuSE) in modo da poter far leva sul supporto sperimentale per HTML5 offerto dal toolkit GTK+ 3.2.

Per verificare il comportamento di “LibreOffice Online Prototype” è possibile visionare questo filmato in formato WebM oppure il video che pubblichiamo di seguito:

Come si vede, LibreOffice appare utilizzabile in tutte le sue funzionalità principali semplicemente servendosi di un browser web. L’autore del test si è collegato ad un URL locale (localhost) ma, più avanti, si potranno utilizzare ovviamente server remoti.

Lo sviluppatore finlandese Tor Lillqvist ha lavorato sul porting destinato alle piattaforme Android ed iOS concentrandosi inizialmente sul supporto per i tablet con la possibilità di estendere poi il progetto anche agli smartphone.

Ancora non si conoscono tempistiche certe per quanto concerne le date di rilascio della versione di LibreOffice basata sul web: si parla, al momento, di fine 2012 od inizio 2013.

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