Logitech: stop alla produzione di Revue, è stata un errore

Un errore costato caro. Così il CEO di Logitech, Guerrino De Luca, ha definito il lancio del "set top box" dell'azienda a cuore Android ed in grado di supportare la piattaforma Google TV.
Logitech: stop alla produzione di Revue, è stata un errore

Un errore costato caro. Così il CEO di Logitech, Guerrino De Luca, ha definito il lancio del “set top box” dell’azienda a cuore Android ed in grado di supportare la piattaforma Google TV.
Logitech ha deciso di “togliere la spina”: il “set top box” battezzato Revue, apparecchio che avrebbe dovuto portato la Google TV su tutti i televisori, anche quelli di non ultima generazione, non sarà più prodotto e non saranno poste sul mercato nuove versioni del dispositivo.

Per De Luca investire 100 milioni di dollari – questa la stima degli investimenti che Logitech avrebbe promosso – su una tecnologia probabilmente non ancora pronta per il mercato è stato uno sbaglio gravissimo. Il progetto Google TV, complici anche le lacune della piattaforma (impossibilità di installare applicazioni dall’Android Market) ed il blocco dei contenuti multimediali pubblicati sui siti web di molti network televisivi, ha sempre stentato a decollare. La fredda accoglienza da parte degli utenti ha determinato anche un mancato interesse per il “set top box” Revue di Logitech che ora decide di accantonarlo definitivamente.

Google, da parte sua, non demorde ed, anzi, di recente alcuni portavoce dell’azienda hanno fatto riferimento ad un immutato interesse nei confronti della piattaforma. Installando l’aggiornamento ad Android 3.x, gli utenti della Google TV potranno fruire dell’Android Market ed essere quindi liberi di far uso di una vasta schiera di applicazioni tra le quali giochi, programmi multimediali e servizi volti allo streaming dei contenuti. Sarà modificata anche l’interfaccia, resa notevolmente più semplice ed immediata rispetto all’attuale versione.
E per quanto riguarda i contenuti? Dopo aver incassato l’altolà da parte di alcuni tra i più famosi network televisivi degli Stati Uniti, Google sembra voler giocare il jolly e proporsi come editore e produttore di contenuti. YouTube, secondo quanto emerso, offrirà presto 100 canali attraverso i quali saranno diffuse trasmissioni in diretta e contenuti inediti (ved. questo nostro articolo).

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