Monitorare processi di Windows e programmi in esecuzione

Sono tutt'altro infrequenti le situazioni in cui si rende necessario capire quale applicazione o quale processo sta occupando la memoria disponibile sul sistema, sta impegnando pesantemente la CPU o sta richiedendo continue scritture sul disco fisso.

Sono tutt’altro infrequenti le situazioni in cui si rende necessario capire quale applicazione o quale processo sta occupando la memoria disponibile sul sistema, sta impegnando pesantemente la CPU o sta richiedendo continue scritture sul disco fisso. Nell’articolo Led hard disk sempre acceso? Due strumenti per indagare sul problema, ci siamo occupati proprio di quest’ultimo problema fornendo alcune indicazioni per scoprire quali programmi in esecuzione mettono maggiormante al lavoro il disco fisso.

Il task manager (o finestra Gestione attività) di Windows, ampiamente migliorato in Windows 7 e profondamente rinnovato in Windows 8, è lo strumento che è preferibile utilizzare per stabilire, a colpo d’occhio, che cosa sta accadendo sul sistema.
Per richiamare rapidamente il task manager, è sufficiente ricorrere alla combinazione di tasti CTRL+MAIUSC+ESC. In alternativa, si può cliccare con il tasto destro del mouse sulla barra delle applicazioni di Windows e scegliere il comando Avvia Gestione attività:

La scheda Applicazioni mostra l’elenco dei programmi in esecuzione. Ma è la scheda Processi a svolgere sicuramente il ruolo più importante. In prima battuta è bene non dimenticare di fare clic sul pulsante Mostra i processi di tutti gli utenti, in basso:

In caso contrario, il task manager di Windows mostrerà solamente i processi in esecuzione nel contesto dell’account utente correntemente utilizzato. È invece importantissimo, per avere un quadro generale della situazione, stabilire quali processi – avviati ad esempio in modalità amministrativa – stanno impegnando il sistema.

Facendo clic sulla colonna CPU, è possibile stabilire se uno o più processi stanno funzionando in modo anomalo occupando pesantemente il processore. Che il processo di inattività del sistema sia spesso oltre il 90% in termini di occupazione della CPU è cosa buona. Quando il processo di inattività del sistema è proponderante rispetto agli altri, significa che il sistema è piuttosto “scarico” e che quindi non sta effettuando operazioni “pesanti”.

Dalla scheda Processi, cliccando sul pulsante Termina, è possibile chiudere forzosamente un programma che dovesse evidenziare problemi durante l’esecuzione.
Se il sistema dovesse apparire improvvisamente lento e decisamente poco reattivo nel rispondere ai comandi impartiti ed al passaggio da una finestra all’altra, la scheda Processi del task manager è la prima area da controllare.
Nell’articolo Windows 7: provare a riprendere il controllo di un’applicazione bloccata abbiamo già illustrato un’interessante metodologia che permette di cercare di “resuscitare” un’applicazione bloccata ossia che non risponde più all’utente.

La scheda Prestazioni del task manager fotografa, in tempo reale, l’utilizzo della CPU. Se il processore dispone di un unico “core“, il task manager” di Windows mostrerà un unico grafico. Viceversa, nel caso di CPU “multi-core“, ossia composte da più nuclei di processori fisici montati sullo stesso package, i grafici visualizzati saranno pari al numero complessivo di “core“.
La stessa finestra propone anche informazioni sull’uso della memoria fisica.

In Windows Vista ed in Windows 7, cliccando sul pulsante Monitoraggio risorse, si accede ad un’ulteriore finestra che permette di monitorare i processi di Windows e i programmi in esecuzione.

Come spiegato nell’articolo Led hard disk sempre acceso? Due strumenti per indagare sul problema, i grafici posti sulla destra della finestra Monitoraggio risorse, indicano, rispettivamente, il carico di lavoro al quale sono costrette le principali componenti del sistema quali memoria, processore (CPU), disco fisso e scheda di rete.
Cliccando sulle schede corrispondenti è quindi immediato stabilire quali processi stanno usando di più il processore, il disco fisso (col numero di richieste di lettura e scrittura in attesa di essere gestite), la memoria o la rete (col numero complessivo di dati trasmessi e ricevuti ogni secondo).
Spuntando una o più caselle, Windows evidenzierà graficamente l’attività dei processi selezionati indicando, nell’area Attività disco, tutti gli elementi direttamente dipendenti.

Nelle pagine de IlSoftware.it abbiamo poi spesso parlato di utilità quali Autoruns e Process Explorer (Process Explorer: individuare e risolvere problemi legati ai processi in esecuzione), entrambi utilissimi nell’identificazione delle applicazioni e dei processi in esecuzione sul sistema.

A tali utilità ci sentiamo di aggiungere AnVir Task Manager Free, un programma gratuito che si propone, a sua volta, come un task manager di Windows migliorato.
Il software è disponibile in due versioni: la prima propone una tradizionale procedura d’installazione, l’altra è “portabile” e può essere immediatamente utilizzata senza effettuare alcun setup.
Noi consigliamo l’utilizzo della versione “portable” di AnVir Task Manager Free dal momento che la versione dotata di procedura d’installazione propone il caricamento sul sistema di elementi del tutto superflui (si vedano le raccomandazioni pubblicate nell’articolo Pagine che si aprono da sole: come rimuovere PowerOffer).
La versione “portabile” di AnVir Task Manager Free è completamente esente da qualsivoglia componente superfluo ed è utilizzabile semplicemente estraendo il contenuto dell’archivio Zip sul disco fisso quindi facendo doppio clic sul file AnVir.exe.

Una volta eseguito, AnVir Task Manager Free è capace di suddividere i programmi in esecuzione in base alla loro tipologia. Nella scheda Startup, infatti, sono elencate le applicazioni avviate automaticamente all’ingresso in Windows, in Applications i programmi correntemente in esecuzione, nella scheda Processi tutti i processi caricati mentre in Services viene visualizzata la lista dei servizi di sistema insieme con il rispettivo stato (in funzione oppure arrestato).

Nel caso dei programmi avviati automaticamente all’accensione del personal computer, AnVir ne permette una agevole gestione. Cliccando con il tasto destro su un qualunque elemento quindi scegliendo la voce Edit, è possibile eliminare le voci non più necessario oppure variarne i parametri di esecuzione (Edit Enrtry).

Ovviamente, l’eliminazione di un file dall’elenco dei programmi eseguiti in modo automatico, dovrà essere operata con la massima cautela e solamente dopo essersi accertati che l’intervento non possa provocare malfunzionamenti in applicazioni legittime.
Prima di compiere qualunque modifica, è consigliabile effettuare un backup delle impostazioni del sistema facendo riferimento al menù File, Export startup to file di AnVir. Verrà così prodotto un file con estensione .reg utilizzabile per ripristinare la situazione iniziale nel caso in cui si dovessero riscontrare dei problemi.

Similmente a software come Startup Delayer (Startup Delayer ottimizza e sveltisce l’avvio di Windows), anche AnVir permette di posticipare l’avvio di qualche programma avviato insieme con Windows. Nel caso in cui fosse necessario eseguire molte applicazioni, in modo automatico, all’accensione del sistema operativo, ritardare l’avvio di qualche applicazione può aiutare ad ottenere benefici in termini prestazionali (è necessario cliccare su un file con il tasto destro del mouse quindi su Move to Delayed Startup list).

Nella parte inferiore della finestra, AnVir mostra tutti i dettagli sull’elemento selezionato: viene indicata se è presente una firma digitale, vengono fornite alcune indicazioni sulla sua identità, sulle librerie DLL utilizzate, sui file aperti, sulle connessioni Internet effettuate od in corso, indicazioni sulle risorse impegnate (processore, memoria, disco, banda di rete), sulle finestre, sui driver usati.

Particolarmente interessante è la scheda Processes che, come accade nella finestra Monitoraggio risorse di Windows 7, consente di monitorare i processi in esecuzione e stabilire, in tempo reale, quali stanno occupando maggiormente processore e disco fisso.

Ricorrendo alla voce Save HijackThisPro log… del menù File, è possibile richiedere ad AnVir la creazione di un report riepilogativo compatibile con il formato prodotto dalla famosa utilità HijackThis.

Cliccando sul menù Tools, Tweaker for Windows, è possibile accedere ad un modulo che facilita l’applicazione di alcuni interventi “al cuore” di Windows. Le modifiche effettuabili sono suddivise per sezione e possono essere sfruttate per alterare in profondità il funzionamento del sistema operativo. Anche in questo caso è bene accertarsi di quali siano le implicazioni di ciascuna regolazione proposta dal modulo “tweaker”.

AnVir Task Manager Free “portable”
Download: anvir.com
Compatibile con: Windows XP, Windows Vista, Windows 7
Licenza: Freeware

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