Perdite di dati sulle unità SSD: nuovi chiarimenti

Il vostro SSD non perderà improvvisamente i dati se privato dell'alimentazione elettrica per alcuni giorni.

Il vostro SSD non perderà improvvisamente i dati se privato dell’alimentazione elettrica per alcuni giorni. Lo avevamo già fatto presente nei nostri articoli Gli SSD non perdono dati dopo 7 giorni senza alimentazione e Temperature elevate danneggiano gli SSD? Data retention.

Perdite di dati sulle unità SSD: nuovi chiarimenti
Adesso però arriva la conferma ufficiale degli autori di quello studio, risalente a ben cinque anni fa, che gran parte delle testate online si erano affrettate a commentare con toni spiccatamente allarmistici (nessuno, peraltro, si è preoccupato di verificare la data della pubblicazione…).

Kent Smith e Alvin Cox (entrambi ingegneri Seagate) hanno rilasciato un’inequivocabile dichiarazione: “molte persone hanno letto in maniera scorretta i dati pubblicati nel documento“. Questo è parso immediatamente chiaro perché su molti siti web si è parlato di una possibile perdita di dati lasciando scollegato un SSD per soli 7 giorni.
Una situazione assolutamente irreale che avrebbe potuto essere immediatamente bollata come tale analizzando i dati riportati da Cox in tabella.

Come abbiamo spiegato nell’articolo Temperature elevate danneggiano gli SSD? Data retention, il valore di data retention (tempo durante il quale le celle di memoria dell’SSD mantengono il loro stato in mancanza di alimentazione) usualmente specificato dai vari produttori si riferisce sempre al caso peggiore ossia allorquando l’unità SSD abbia raggiunto la soglia massima di cicli P/E (program/erase) dichiarata. In queste situazioni, si può quindi parlare di data retention ridotta a qualche mese ma non certo a qualche giorno.

È ovvio che se un SSD avvezzo ad operare a temperature ambiente o comunque in locali con temperature controllate venisse ad esempio abbandonato in un veicolo parcheggiato al sole per molto tempo, sì, potrebbero verificarsi perdite di dati, soprattutto se l’unità fosse già piuttosto usurata. Smith e Cox lo hanno spiegato chiaramente.

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