Scuola e iscrizioni online: il debutto non è dei migliori

Qualcosa, purtroppo, è andato storto. Nulla da dire sull'opportunità di snellire e, quindi, digitalizzare le procedure che coinvolgono gli enti dello Stato ed i cittadini.

Qualcosa, purtroppo, è andato storto. Nulla da dire sull’opportunità di snellire e, quindi, digitalizzare le procedure che coinvolgono gli enti dello Stato ed i cittadini. Rientra certamente nell’ottica della riduzione dei costi, nella semplificazione della gestione delle pratiche e dei rapporti coi cittadini la decisione del Ministero dell’Istruzione di accettare da quest’anno, esclusivamente per via telematica, le domande di iscrizione alle scuole statali di ogni ordine e grado (legge 7 agosto 2012, n. 135). Il provvedimento, parte della cosiddetta spending review, mette definitivamente al bando moduli prestampati e biro, prevedendo l’elaborazione e l’accettazione delle sole richieste d’iscrizione pervenute attraverso il sito web iscrizioni.istruzione.it.

Peccato, però, che questa mattina – proprio nella giornata del debutto ufficiale – la pagina per l’iscrizione dei propri figli alle prime classi della scuola primaria e secondaria risulti inutilizzabile. Provando ad accedere a questo indirizzo, infatti, il sito web allestito dal Ministero appare irraggiungibile (errore di timeout) oppure viene restituito un errore 404 (“HTTP Status 404) che, come noto, indica una pagina inesistente.

Il nuovo sistema d’iscrizione non è partito per il verso giusto. Le tante richieste di connessione provenienti dai sistemi client dei genitori interessati a verificare l'”inedita” modalità di registrazione hanno evidentemente generato non pochi problemi all’infrastruttura ministeriale. A questo punto è facile supporre l’utilizzo di una struttura informatica molto probabilmente inadeguata, almeno allo stato attuale, a gestire il carico di lavoro ingeneratosi nel corso della giornata odierna. Non è dato sapere di che tipo d’infrastruttura si sia dotato il Ministero dell’Istruzione per gestire le iscrizioni online e quali particolari carenze abbiano avuto come effetto la situazione venutasi a creare. Sono circa 1,7 milioni di famiglie quelle interessate al nuovo strumento per l’iscrizione scolastica: il numero di accessi in lettura e scrittura generati sui database ministeriali, la velocità delle singole query sulle basi di dati, la disponibilità di banda, la corretta configurazione dei web server (indispensabile un’architettura a bilanciamento di carico ben studiata), il corretto comportamento dell’applicazione web sono tra i parametri principali da valutare.
Sarebbe stato impossibile non ipotizzare aprioristicamente l’elevata affluenza sul sito del Ministero: sebbene vi sia tempo fino al 28 febbraio prossimo per inoltrare le domande, i genitori di tutta Italia hanno pensato di provvedere immediatamente in modo da poter scegliere fra i primi il plesso scolastico di maggior interesse. Tante connessioni simultanee, di fatto, hanno provocato gli effetti che di solito sono prodotti dagli attacchi DoS (Denial of Service) ove il funzionamento di un sistema informatico viene portato al limite delle sue prestazioni sino a renderlo non più in grado di erogare alcun servizio.

Prima di collegarsi con il sito del Ministero, comunque, è bene individuare ed annotare il codice della scuola d’interesse effettuando una ricerca a questo indirizzo (è necessario fare clic su “Scheda“). Tale codice dovrà essere inserito nella domanda successivamente compilabile a questo indirizzo. Tutte le altre indicazioni per la presentazione della richiesta possono essere reperite in questa brochure.

Il Ministero ricorda che le iscrizioni devono essere inoltrate esclusivamente dal sito iscrizioni.istruzione.it e non attraverso altre applicazioni (i.e. POLIS, Presentazione On Line delle IStanze) come sta erroneamente avvenendo.

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