Semaforo verde per l'accordo tra Microsoft e Yahoo

L'accordo tra Microsoft e Yahoo è stato ufficialmente approvato dal Dipartimento della Giustizia statunitense (DOJ) e da parte della Commissione Europea.
Semaforo verde per l'accordo tra Microsoft e Yahoo

L’accordo tra Microsoft e Yahoo è stato ufficialmente approvato dal Dipartimento della Giustizia statunitense (DOJ) e da parte della Commissione Europea. La società di Redmond disporrà così di una licenza esclusiva, a valenza decennale, per l’utilizzo delle tecnologie di ricerca di Yahoo. Microsoft, inoltre, potrà disporre delle risorse umene di Yahoo attive nel campo dell’advertising. Tutto il “know-how” di Yahoo confluirà quindi in Bing, il motore di ricerca di proprietà dell’azienda guidata da Steve Ballmer e sarà sempre Bing a divenire la piattaforma di ricerca esclusiva per i siti Yahoo.

Microsoft tratterà il 12% degli introiti generati su Yahoo e sui siti partner per un periodo di tempo pari a cinque anni. Il restante 88% sarà versato a Yahoo come remunerazione per il traffico Internet acquisito.

Secondo le stime della Commissione Europea, Google deterrebbe circa il 90% del mercato delle ricerche online e del “search advertising”. La fetta di mercato complessivamente appannaggio di Microsoft e Yahoo sarebbe al momento inferiore al 10%. Nel valutare l’intesa tra le due società, quindi, la Commissione ha dichiarato che l’accordo Microsoft-Yahoo può “incrementare la competizione nelle ricerche in Rete e nell’area del search advertising permettendo a Microsoft di divenire un concorrente più forte nei confronti di Google“.

Steve Ballmer ha accolto entusiasticamente il “via libera” degli organi regolatori: “nonostante ci troviamo all’inizio del processo, abbiamo così posto un’importante pietra miliare“. Il CEO di Yahoo, Carlo Bartz, ha invece voluto sottolineare come l’alleanza possa consentire di focalizzarsi sull’innovazione negli strumenti di ricerca online.
Per una completa implementazione dei termini dell’intesa potrebbero essere necessari, secondo le due aziende, anche due anni di lavoro.

Per altri dettagli, è possibile fare riferimento alle nostre news precedenti.

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