Ultrabook: la ricetta di AMD per sfidare Intel

AMD getta il guanto di sfida ad Intel presentando la sua nuova gamma di processori destinati ai sistemi portatili dalle dimensioni supercompatte.

AMD getta il guanto di sfida ad Intel presentando la sua nuova gamma di processori destinati ai sistemi portatili dalle dimensioni supercompatte. I nuovi chip di AMD, battezzati col nome in codice di “Trinity“, assorbiranno circa 17 watt di potenza, più o meno lo stesso quantitativo che dovrebbero utilizzare i processori Intel, destinati agli Ultrabook, con architettura Ivy Bridge.
Durante il CES di Las Vegas, i portavoce di AMD hanno dichiarato che il prezzo d’ingresso delle CPU “Trinity” si aggirerà intorno ai 500 dollari o forse anche qualcosa meno, a seconda della specifica configurazione. Secondo i vertici dell’azienda, le performance di “Trinity” sarebbero paragonabili a quelle offerte da Intel sui suoi Ultrabook ma il prezzo dei chip sarà inferiore.

Raymond Drumbeck, marketing manager di AMD, ha affermato che la sua azienda sarebbe già pronta per la sfida, certa di saper aggredire meglio il mercato nel segmento dei sistemi “ultrathin“. E’ questo il termine impiegato in casa AMD per evitare di citare Ultrabook, un marchio registrato di Intel.

Drumbeck ha aggiunto che i chip “Trinity” saranno resi disponibili in versioni dual e quad-core. L’accento è stato posto sul risparmio energetico tanto che “Trinity” dovrebbe assorbire metà energia rispetto i chip della serie A di AMD (nome in codice, “Llano“), attualmente usati nei notebook di tipo tradizionale. Rispetto ai processori di serie E e C di AMD, sempre secondo Drumbeck, il consumo energetico sarà identico ma le performance risulteranno nettamente superiori.
I chip “Trinity” combinano una CPU x86, un processore grafico e saranno realizzati usando un processo costruttivo a 32 nanometri.

A meno di tagli di prezzo da parte di Intel, il prezzo potrebbe essere proprio la forza di AMD. Nel terzo trimestre del 2011, Intel deteneva l’80,3% del mercato con una flessione pari allo 0,3% rispetto al medesimo periodo dell’anno precedente. Di contro, AMD ha fatto segnare il segno più passando dal 18,3% del 2010 al 18,8%.

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