Apple: cartellino rosso per VLC in versione iOS

C'era una volta la versione di VLC, il celeberrimo riproduttore multimediale opensource distribuito sotto licenza GNU GPL, per Apple iOS.

C’era una volta la versione di VLC, il celeberrimo riproduttore multimediale opensource distribuito sotto licenza GNU GPL, per Apple iOS. “Una volta” perché la società di Steve Jobs ha deciso di rimuovere l’applicazione del suo “app store” destinato ai dispositivi iPhone, iPad ed iPod Touch.
Apple non ha fornito spiegazioni ufficiali per giustificare la decisione intrapresa limitandosi a dichiarare quanto segue: “ci rammarichiamo che la controversia a proposito dell’applicazione VLC Media Player non possa essere risolta amichevolmente tra le parti. (…) Per ulteriori domande relative all’argomento, invitiamo a fare riferimento a Rémi Denis-Courmont“.

Proprio Rémi Denis-Courmont è infatti l’autore della versione ufficiale di VLC. Nei mesi scorsi egli aveva fatto presente come le regole alla base del funzionamento dell'”App Store” di Apple non andassero a braccetto con i termini della licenza GPLv2 sotto la quale viene distribuito il software VLC. VLC è un “software libero” e Denis-Courmont ha osservato cbe la licenza d’uso dell'”App Store” si poneva ad un gradino superiore rispetto alla GPLv2.

La versione per iOS di VLC non è stata sviluppata da Denis-Courmont (ossia dalla società VideoLAN) bensì da un’altra azienda denominata Applidium. Il “porting” di VLC sulla piattaforma di Apple era online da ottobre ed è rimasto disponibile sino a poche ore fa quando i tecnici della società della mela ne hanno provveduto alla rimozione.

Ed ecco allora che la versione di VLC per iOS è subito apparsa sullo store di Cydia, sito web che fornisce applicazioni installabili dai possessori di iPhone sottoposti alla discussa procedura del “jailbreaking“, divenuta legale negli Stati Uniti a seguito di una modifica sulla legge in materia di copyright.

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