Brevetti: ancora ruggine tra Microsoft e Motorola

Microsoft ha presentato ieri una denuncia nei confronti di Motorola accusando l'azienda di richiedere somme troppo elevate per la concessione delle licenze d'uso sui brevetti da essa detenuti.

Microsoft ha presentato ieri una denuncia nei confronti di Motorola accusando l’azienda di richiedere somme troppo elevate per la concessione delle licenze d’uso sui brevetti da essa detenuti. Secondo il colosso di Redmond, le richieste avanzate da Motorola sarebbero esose e non seguirebbero l’applicazione dei corrispettivi “standard”.
Le proprietà intellettuali oggetto di discussione sono quelle impiegate da Microsoft in molti suoi prodotti (Xbox 360, Windows Phone 7 e Windows 7) e riguardanti la decodifica di file video come la gestione di reti WLAN.

La posizione di Motorola è diametralmente opposta: “coerentemente con le pratiche di licenza comunemente applicate dalla nostra società, abbiamo collaborato con Microsoft per la definizione di un accordo che avrebbe permesso all’azienda (di Steve Ballmer, n.d.r.) di utilizzare le nostre tecnologie proprietarie senza violare i brevetti di Motorola“. La nota prosegue con una secca dichiarazione: “purtroppo, nonostante l’offerta di Motorola, Microsoft ha preferito non arrivare ad un’intesa“.

Fonti di Microsoft, però, citano una missiva che – secondo quanto dichiarato – sarebbe stata trasmessa da uno dei responsabili delle politiche di Motorola sulla proprietà intellettuale. In tale lettera, si sosterrebbe come le “royalties” da versare a Motorola dovrebbero essere proporzionali al costo del prodotto, ad esempio dell’Xbox 360. Microsoft, invece, osserva che le “royalties” dovrebbero essere calcolate sulla base del costo dei microchip e dei componenti che permettono di offrire la connettività wireless sulle Xbox 360. Dalla società di Redmond, inoltre, si fa presente come le tecnologie di Motorola non sarebbero nemmeno essenziali per il corretto funzionamento della WLAN e per la decodifica di video H.264.

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