DBMS: E' arrivato il nuovo MySQL 5.0

Dopo tre anni di sviluppo, MySQL 5.0 è stato finalmente rilasciato al grande pubblico.
DBMS: E' arrivato il nuovo MySQL 5.0

Dopo tre anni di sviluppo, MySQL 5.0 è stato finalmente rilasciato al grande pubblico. Ed è subito fanfara: l’introduzione di funzionalità (stored procedures – con sintassi SQL:2003, la stessa di IBM DB2), eventi trigger, viste e transazioni) da tempo attese da parte degli utenti, ha come obiettivo primario quello di lanciare sempre più MySQL negli ambienti business ponendosi in diretta concorrenza con i DBMS di Oracle, IBM e Microsoft.
Uno degli aspetti cruciali sui quali ha desiderato puntare l’attenzione il team di sviluppo di MySQL, riguarda le procedure di migrazione da altre piattaforme.
MySQL 5.0 introduce una nuova modalità che permette il controllo molto stretto dei tipi di dati specificati in un database: sarà il DBMS ad informare l’utente circa date, numeri e stringhe non validi senza richiedere programmazione addizionale.
Il nuovo “Data Dictionary” compatibile con le specifiche ANSI SQL e la nuova libreria per le operazioni aritmetiche e di calcolo finanziario.
Il paragone con i DBMS “storici” commercializzati da Oracle e da IBM pare ancora un pò ardito anche se le indiscusse doti di flessibilità e robustezza di MySQL lo rendono un’ottima soluzione in molteplici realtà.
La versione finale di MySQL 5.0 è prelevabile dal sito web ufficiale ed immediatamente disponibile per un gran numero di sistemi operativi.
– Ricordiamo che una “stored procedure” è un meccanismo che può essere memorizzato direttamente all’interno di un database. Le “stored procedure” sono sviluppate in un linguaggio proprietario come PL/SQL per Oracle, PL/pgSQL per PostgreSQL o Transact-SQL per Microsoft SQL Server. In risposta ad una particolare richiesta dell’utente, la “stored procedure” viene eseguita direttamente dal motore che gestisce il database.
I “trigger”, nel caso dei database, sono procedure memorizzate anch’esse all’interno del database e mandate in esecuzione allorquando una specifica tabella venga modificata. I possibili utilizzi sono molteplici: effettuazione di operazioni di logging, restrizioni di accesso a determinati dati e così via.
Una “vista” è invece la visualizzazione del contenuto di una tabella virtuale o logica, generata in base ai risultati ottenuti con una query precedentemente invocata. Una “vista” non fa parte dello schema “fisico” di un database.

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