Ellison e Page tenteranno una mediazione sul caso Android

Il CEO di Oracle, Larry Ellison, e quello di Google, Larry Page, debbono sedersi dinanzi ad un tavolo e provare ad individuare un accordo stragiudiziale.

Il CEO di Oracle, Larry Ellison, e quello di Google, Larry Page, debbono sedersi dinanzi ad un tavolo e provare ad individuare un accordo stragiudiziale. E’ quanto ha appena stabilito il giudice William Alsup che da tempo è stato designato per dirimere la disputa multimiliardaria tra le due società sul tema dei brevetti Android.

Parzialmente confermate, quindi, le indiscrezioni che avevamo pubblicato qualche giorno fa: i due Larry dovranno incontrarsi il prossimo 19 settembre tenendosi pronti per ulteriori due meeting: il 20 ed il 30 del mese. I legali di Oracle e Google, inoltre, dovranno vedersi la settimana prossima, prima del faccia a faccia tra “i numeri uno”.

Oracle e Google avevano suggerito di allestire un tavolo per le trattative “limitandosi” a far comparire, rispettivamente, il presidente Safra Catz ed Andy Rubin, direttore della divisione “mobile” della società di Mountain View. Il giudice Alsup, invece, ha rigettato la proposta preferendo fare in modo che a confrontarsi siano proprio i CEO dei due colossi.

L’azienda di Ellison ha ripetutamente accusato Google di aver copiato ed indebitamente utilizzato porzioni del codice che regolano il funzionamento della piattaforma Java in Dalvik, la virtual machine di Android capace di eseguire applicazioni Java. Google ha sempre negato spiegando, tra l’altro, di aver provveduto a sviluppare la macchina virtuale Dalvik senza utilizzare OpenJDK. Non è infatti possibile prendere un’applicazione Java ed eseguirla direttamente su Android: essa deve essere necessariamente ricompilata ricorrendo a Dalvik.

A meno di accordi tra le parti, la prima udienza del processo è fissato per il prossimo 31 ottobre.

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