Foto osé delle celebrità: chiusa l'operazione Hackerazzi

Quella che Oltreoceano è stata battezzata "Operation Hackerazzi" sembra ormai giunta ad una conclusione.

Quella che Oltreoceano è stata battezzata “Operation Hackerazzi” sembra ormai giunta ad una conclusione. Il 35enne di Jacksonville (Stati Uniti), Christopher Chaney (nella foto a lato), accusato di aver violato gli account di posta elettronica di alcune celebrità quali Scarlett Johansson, Christina Aguilera e Mila Kunis, ha confessato ed ora rischia diversi anni di carcere. Chaney ha ammesso di essere entrato, in modo non autorizzato – e quindi fraudolento -, nelle caselle e-mail di alcune VIP sottraendo numerose foto tra le quali alcune che ritraevano in pose senza veli le personalità di fama internazionale. Le foto, che hanno fatto subito “il giro” del web, sarebbero state inoltrate da Chaney dapprima ad un altro cracker quindi rese pubbliche da parte di due siti Internet dedicati alle star di moda, musica e cinema.

Chaney ha spiegato di aver compiuto la sua razzìa nel periodo compreso tra novembre 2010 ed ottobre 2011 facendo leva sulla funzionalità che consente di azzerare la password degli account di posta. Il cracker statunitense è riuscito in tutti i casi a reimpostare la password associata agli account delle personalità di spicco ed a prendere così possesso delle informazioni in essi conservati. Sebbene non siano stati rilasciati ulteriori dettagli, alcune riflessioni sulle modalità con cui gli account di posta vengono protetti appaiono doverose. L’importanza della cosiddetta “domanda di sicurezza” non dovrebbe infatti mai essere tralasciata: tale quesito che, generalmente, dà modo di azzerare la password associata ad un account di posta, non dovrebbe avere, come risposta, informazioni che possono essere facilmente reperite da parte di un malintenzionato, tanto meno dati di pubblico dominio.

Le vittime dell’aggressione sferrata da Chaney, inoltre, utilizzavano probabilmente servizi di posta che lasciavano tutti i messaggi sul server del gestore. In queste situazioni, allorquando dovessero essere rubate le credenziali d’accesso, tutto il contenuto della casella e-mail diverrebbe preda del malintenzionato. Ed è esattamente ciò che è successo nel caso della Johansson e della Aguilera, insieme con altre 48 personalità famose.

Il 35enne dello stato della Florida, avrebbe poi scandagliato la rubrica di ciascuna “star” alla ricerca di ulteriori potenziali bersagli. Non appena le “star” cadute nella trappola hanno ripreso il controllo dei loro account, in molti casi non si è provveduto a controllare le regole ed i filtri impostati in modo fraudolento da Chaney. In tal modo, anche dopo essere stato “tagliato fuori”, gran parte delle successive comunicazioni via e-mail sono state inoltrate al cracker ad insaputa delle legittime proprietarie dei singoli account.

Secondo gli inquirenti Chaney avrebbe così raccolto un’immensa mole di informazioni: foto di ogni genere, contratti di lavoro, copie di patenti e documenti, materiale personale e così via. Ora l’aggressore rischia fino a 60 anni di carcere.

L’appellativo attributo all’operazione – “Hackerazzi” – è stato fatto derivare dal termine “Paparazzi“, neologismo introdotto nel film “La dolce vita” di Federico Fellini ed ampiamente utilizzato anche negli States. Come noto, “Paparazzi” fa riferimento a quei fotografi che cercano di riprendere personaggi famose nella loro sfera privata ed in situazioni il più possibile rare e compromettenti.

Ti consigliamo anche

Link copiato negli appunti