Google Home, le principali differenze tra i dispositivi

Qualche indicazione per la configurazione e l'utilizzo dei dispositivi Google Home e Nest, proposti sempre più spesso in offerta sullo store ufficiale e dalla grande distribuzione (Unieuro e Mediaworld).

Dopo le offerte che Google ha pubblicato sul suo store online, anche la grande distribuzione sta facendo a gara per proporre i dispositivi smart dell’azienda di Mountain View al prezzo più basso di sempre.

Prima di acquistare un dispositivo Google Home il consiglio è quello di mettere a confronto le offerte pubblicate sul sito ufficiale con quelle della grande distribuzione (a partire da Unieuro e Mediaworld).

Google Home, cos’è, come funziona e le differenze tra i modelli

I dispositivi smart di Google rappresentano la porta di accesso per l’utilizzo di un assistente digitale in salotto così come in qualunque angolo della casa.

Se in passato abbiamo visto come si utilizza l’assistente digitale di Google (Google Assistant) sugli smartphone Android (Assistente Google migliora ancora e risponde ai comandi vocali in italiano) mettendo in luce tutti i possibili campi applicativi (Assistente vocale: come funziona e a cosa serve), la naturale evoluzione sono dispositivi come Nest Mini, Google Home, Google Home Mini e Nest Hub.

L’assistente digitale di Google è pratico da usare quando si è lontani da casa o dall’ufficio: basta pronunciare ad alta voce OK Google oppure Hey Google e chiedere di leggere i messaggi, inviare un messaggio con WhatsApp, Telegram o un’email, avviare la navigazione verso una certa destinazione, effettuare una chiamata, impostare un promemoria (Aggiungi promemoria su dispositivi mobili Android e desktop), consultare la propria agenda e molto altro ancora. Il tutto senza mai toccare il dispositivo; cosa utilissima, ad esempio, mentre si è alla guida.

Integrando lo stesso assistente digitale, i dispositivi Google Home funzionano esattamente allo stesso modo del meccanismo che i possessori di smartphone Android già conoscono bene.
La differenza è che i dispositivi Google Home e Nest sono ancora più pratici da usare quando si è a casa perché non necessitano di ricarica della batteria (traggono l’alimentazione dalla rete elettrica) e soprattutto sono speaker di qualità per la riproduzione di qualunque brano musicale, anche in modalità multiroom.

Google Nest Hub aggiunge anche la possibilità di mostrare contenuti: si può quindi utilizzare l’assistente digitale Google per riprodurre un video da YouTube, mostrare un album fotografico (evoluzione delle tradizionali cornici digitali), mostrare indicazioni tratte dal web, pagine Internet e ricette se si fosse alle prese con la cucina.

Come si configurano i dispositivi Google Home

Tutti i dispositivi Google Home si configurano molto semplicemente dallo smartphone pronunciando “OK Google, Configura dispositivo“: in questo modo si andrà alla ricerca di un nuovo device smart di Google appena connesso alla rete elettrica: Configura dispositivo: come usare Google per impostarlo.

Il nostro consiglio, però, è quello di verificare che l’assistente Google sia configurato correttamente, intanto, sullo smartphone. In questo modo le impostazioni e le proprie preferenze saranno trasferire automaticamente attraverso la rete Wi Fi.

Seguendo le indicazioni riportate nell’articolo Come attivare OK Google sui propri dispositivi, si può ad esempio fare in modo che tutti i dispositivi Google Home e Nest siano addestrati per riconoscere solo ed esclusivamente la voce dell’utente rispondendo soltanto ai suoi comandi vocali.

Se si volessero autorizzare altri utenti a usare i dispositivi Google Home e Nest, basterà accedere alla sezione Voice Match delle impostazioni dell’assistente vocale e toccare Invita altri utenti che utilizzano i tuoi dispositivi.

Il vantaggio dei dispositivi Google Home e Nest installabili in casa è che si possono controllare i dispositivi per la smart home (impianti di illuminazione, singole lampade, sistemi di condizionamento dell’aria, telecamere,…) con la voce o a distanza (anche quando si fosse connessi alla rete dati mobili o a un’altra WiFi) semplicemente avviando l’app Google Home sullo smartphone.
Molto utili le routine che consentono di al dispositivo Google Home di effettuare in sequenza una serie di azioni in risposta a un comando specifico: Assistente Google: cosa sono e come funzionano le routine.

Bello anche che si può chiamare i dispositivi Google Home con Google Duo.

Principali differenze tra i dispositivi Google Home e Nest

Lasciando da parte Nest Hub che fa storia a sé essendo l’evoluzione di una classica cornice digitale, Nest Mini si mette in evidenza come uno smart speaker molto più efficace rispetto al precedente Google Home Mini.

Entrambi hanno infatti le medesime dimensioni super compatte (10 cm di larghezza, 5 di altezza) ma la qualità audio del Nest Mini è nettamente superiore rispetto a quella di Google Home Mini con un suono più dolce e morbido.

Ovviamente la qualità dell’audio non è neppure lontanamente paragonabile né al Google Home standard, di più grandi dimensioni (un cilindro alto 15 cm e largo 10 cm) né tanto meno a un sistema hi-fi. Con un prodotto compatto come il Nest Mini, è comunque possibile ascoltare brani musicali senza distorsioni evidenti e con una resa sonora davvero notevole per il suo limitatissimo ingombro.

L’utilizzo di un amplificatore più potente nel Nest Mini ha portato i tecnici di Google a usare un connettore di alimentazione proprietario (15W) anziché il cavetto micro USB standard (10W) del Google Home Mini.

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