Google PAX, pace tra i produttori di dispositivi Android

Google presenta PAX, un accordo che permette ai membri del progetto di accedere liberamente all'altrui proprietà intellettuale, senza versare alcun obolo. L'obiettivo è quello di spingere sull'innovazione.
Google PAX, pace tra i produttori di dispositivi Android

Google ha scelto una parola latina, PAX, per battezzare un accordo di licenza che – secondo la società di Mountain View – consentirà di favorire l’innovazione nel mercato Android e portare alla nascita di nuovi prodotti, sempre più ricchi di funzionalità.

Le società aderenti al progetto PAX si impegnano a non farsi reciprocamente la guerra in tema di brevetti: la proprietà intellettuale dell’una o dell’altra azienda potrà essere utilizzata senza nessun esborso (royalty-free).


I “grandi nomi” che hanno deciso di “fumare il calumet della pace” sono Google, Samsung, LG, Foxconn, HMD Global, HTC, Coolpad, BQ e Allview ma, come spiegano i portavoce dell’azienda fondata da Larry Page e Sergey Brin, PAX è aperta a tutti.

L’ecosistema Android è cresciuto enormemente: 400 sono i produttori hardware, partner di Google, che hanno scelto di installare il sistema operativo sui loro dispositivi; 500 sono gli operatori di telecomunicazioni che supportano direttamente Android; solo nell’ultimo anno sono stati realizzati 4.000 nuovi modelli di device; 1,6 miliardi sono gli utenti attivi a livello mondiale.

Con PAX Google conta di rafforzare ulteriormente questi numeri abbattendo quelle barriere che rendono più difficile innovare.

I termini dell’accordo non sono stati tuttavia rivelati: gli obblighi in capo a ogni singola azienda sono stati mantenuti segreti e i dettagli della partecipazione al progetto PAX sono del tutto ignoti.

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