Google al lavoro sullo smartphone "fatto in casa"

Alla fine di aprile Google ha fondato la sua divisione hardware ponendovi a capo l'ex presidente di Motorola, Rick Osterloh.
Google al lavoro sullo smartphone

Alla fine di aprile Google ha fondato la sua divisione hardware ponendovi a capo l’ex presidente di Motorola, Rick Osterloh.
Stando alle indiscrezioni, Google sarebbe al lavoro su un suo smartphone che realizzerebbe in proprio, senza appoggiarsi ad altri produttori.
La società di Mountain View potrebbe quindi allontanarsi, almeno in parte, da LG e Huawei – società alle quali Google si è rivolta per la produzione dei dispositivi della gamma Nexus –.


Lo smartphone “made by Googledovrebbe debuttare entro la fine dell’anno e l’azienda starebbe già provando ad accordarsi con gli operatori di telefonia mobile per preparare il terreno per il lancio.

Potrebbe trattarsi di uno smartphone “premium” quindi indirizzato a coloro che hanno una maggiore possibilità di spesa e che andrebbe quindi a rivaleggiare direttamente con gli iPhone di Apple.
In realtà, a nostro avviso, il fattore prezzo resterà determinante e Google dovrà comunque essere aggressiva in tal senso se vorrà conquistare quote di mercato.

Oggi quattro smartphone su cinque sono a cuore Android; il sistema operativo di Google ha potuto beneficiare della collaborazione di molteplici produttori per guadagnare importanti quote di mercato, raggiungere rapidamente la vetta e “staccare” i rivali.
E se il problema della frammentazione di Android è quello che, da tempo, cruccia Google (tante versioni del sistema operativo contemporaneamente in circolazione), non sembra possibile poterlo risolvere con il lancio sul mercato di un solo smartphone, per di più “premium” (un dispositivo economico, “per le masse”, avrebbe semmai sortito, forse, qualche risultato).

Uno smartphone creato completamente “in casa Google” darà certamente maggiori garanzie in termini di costante aggiornamento del sistema operativo ma il gigante di Mountain View non potrà comunque “indisporre” neppure i vari produttori.

Ne sapremo di più nel corso dei mesi a venire.

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