Google poserà altri tre cavi sottomarini

La società di Mountain View amplierà notevolmente le sue infrastrutture di rete collegando direttamente, con cavi sottomarini proprietari, diverse aree del globo.

I bisogni di Google in termini di infrastrutture per le telecomunicazioni sono in continua crescita. Aumenta infatti la domanda dei servizi della società, soprattutto per ciò che riguarda l’utilizzo dei servizi cloud.
Per questo motivo, la società di Mountain View ha deciso di posare tre nuovi cavi sottomarini così da approntare le sue infrastrutture per l’erogazione di servizi cloud in ulteriori quattro aree del mondo di grande interesse.


I nuovi cavi sottomarini di Google collegheranno il Cile con Los Angeles, gli Stati Uniti con la Danimarca e Hong Kong con l’isola di Guam.

Le cinque “regioni” che Google aggiungerà alla sua infrastruttura sono l’Olanda, Montreal, la Finlandia, Los Angeles e Hong Kong.
Allo stato attuale il traffico di Google equivale al 25% del totale mondiale e la rete del colosso fondato da Larry Page e Sergey Brin è quella più utilizzata al mondo dalle altre imprese, a partire da PayPal.
La rete Google consta di 100 punti di presenza in tutto il globo e più di 7.500 nodi.

Oltre che per velocizzare i propri servizi, facendo in modo che i server siano fisicamente il più vicino possibile agli utenti finali, la posa di cavi sottomarini proprietari aiuterà Google e le altre aziende over-the-top a sottrarsi ad eventuali limitazioni applicate da altri provider.
Non è un caso che diversi colossi abbiano formato per tempo delle alleanze per creare le proprie reti calando in mare cavi in fibra ottica a formare nuove dorsali Internet proprietarie (si pensi a Marea di Facebook e Microsoft: Marea, il cavo transoceanico da 160 Tbps di Microsoft e Facebook è pronto; al Pacific Light Cable Network di Facebook e Google: Facebook e Google posano un nuovo cavo sottomarino).

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