HTC potrebbe vendere la divisione che si occupa di realtà virtuale

Per risollevare l'azienda, HTC starebbe valutando la creazione di una nuova società le cui attività sarebbero incentrate esclusivamente su prodotti e soluzioni per la realtà virtuale. HTC cerca di far fruttare il buon successo ottenuto con il visore Vive.

Quelli che HTC ha ultimamente attraversato sono stati anni piuttosto delicati. L’azienda taiwanese non è riuscita ad adattare il suo business all’arrivo sul mercato degli smartphone economici.
HTC progetta e produce in proprio i suoi prodotti tanto che anche società del calibro di Google si appoggiano ai suoi stabilimenti.


Negli ultimi cinque anni, però, HTC ha ridotto le sue quote di mercato del 75% conservando solo un 2% nel segmento degli smartphone.

I manager dell’azienda stanno proprio per questo motivo valutando degli interventi per provare a risollevare HTC. Tra le varie operazioni al vaglio dei vertici societari vi è anche la creazione di un’impresa a sé stante che si occupi di realtà virtuale.
I visori Vive hanno ottenuto un buon successo: è proprio per questo che HTC sta pensando a una riorganizzazione dell’azienda che, tra le varie ipotesi sul tavolo, potrebbe sfociare anche nella vendita dell’intera divisione che si occupa di realtà virtuale.

HTC U11 rappresenta l’ultimo degli sforzi dell’azienda taiwanese di tornare a “graffiare” nel mercato smartphone. La riduzione a 649 euro del prezzo del visore Live (HTC abbassa il prezzo del suo visore Vive per la realtà aumentata), inoltre, dovrebbe consentire a HTC di competere meglio con la rivale Oculus, di proprietà di Facebook.

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