Il produttore di adware chiama in causa l'antispyware

Per la seconda volta, il fornitore di soluzioni adware "Zango", precedentemente conosciuto con il nome di "180solutions", ha intentato causa contro un'azienda produttrice di software antispyware.

Per la seconda volta, il fornitore di soluzioni adware “Zango”, precedentemente conosciuto con il nome di “180solutions”, ha intentato causa contro un’azienda produttrice di software antispyware. Questa volta, dopo l’azione legale avviata nel 2005 nei confronti di Zone Labs, ad essere presa di mira è “PC Tools” insieme con uno dei suoi prodotti di punta – Spyware Doctor -, distribuito tra l’altro all’interno del “Google Pack” del gigante di Mountain View.
Zango ritiene che Spyware Doctor rimuova i suoi adware senza alcuna espressa autorizzazione. PC Tools ha classificato i prodotti Zango come ad “elevato” rischio sebbene, nel processo di riesame di tutte le varie minacce, è possibile che l’azienda giunga ad un giudizio ancor più negativo.
Zango ha chiesto un risarcimento danni a PC Tools pari a 35 milioni di dollari. PC Tools ha risposto con una nota osservando come si ritenga che Zango stia semplicemente cercando di influenzare la riclassificazione dei suoi adware confidando che venga loro attribuito un livello di rischio più basso.
Il CEO di Sulbelt Software – Alex Eckelberry – ha dichiarato come Spyware Doctor visualizzi diversi messaggi d’allerta prima di provvedere alla rimozione dei prodotti Zango. Sunbelt, che sviluppa e distribuisce un software antispyware concorrente alle soluzioni PC Tools, ha comunque offerto all’azienda il suo supporto in sede legale.
Lo scorso Novembre Zango ha deciso di accordarsi per il pagamento di 3 milioni di dollari alla Federal Trade Commission (FTC) statunitense avendo indotto molti consumatori al download di adware impedendo poi la disinstallazione di tali oggetti, in violazione della legge federale.

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