Intel porta la decodifica VP9 a 10 bit sulle CPU Gemini Lake

Intel vuole e deve necessariamente investire anche sui processori meno performanti come Pentium e Celeron. Con la generazione Gemini Lake sarà possibile decodificare direttamente, in hardware, contenuti VP9 a 10 bit.

Intel deve necessariamente rinnovare a breve termine la sua gamma di processori. A parte le CPU più performanti, la società investirà molto anche sui processori che verranno scelti dai vari produttori per i dispositivi di fascia più economica.
L’attenzione dei tecnici di Intel si sta quindi spostando sui processori Pentium e sugli ancora meno potenti Celeron.
In particolare, la generazione Gemini Lake sostituirà gli Apollo Lake e disporrà di un’unità di decodifica che risulterà il 33% più performante.


L’unità di decodifica è responsabile della “traduzione” delle istruzioni in codice “comprensibile” dalle altre componenti della CPU che dovranno interpretarle ed eseguirle.
Il balzo in avanti del 33% in termini di performance resterà con ogni probabilità solo sulla carta ma, in ogni caso, i processori Gemini Lake saranno decisamente più prestazionali rispetto ai predecessori Apollo Lake.

I tecnici di Intel hanno richiesto alcune modifiche al kernel Linux in modo tale da aggiungere il supporto per la decodifica in hardware dei codec che usano colori a 10 bit come il VP9.
Più nello specifico, i Gemini Lake useranno VP9 Profile2 permettendo la decodifica veloce di contenuti multimediali di qualità. I nuovi processori supporteranno anche la decodifica HEVC (H.265) a 10 bit.

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