Link "dubbi": Jimmy Wales difende il giovane inglese

È sceso in campo niente meno che il fondatore di Wikipedia, Jimmy Wales (nella foto), per offrire tutto il suo supporto a Richard O'Dwyer, 24enne, laureando inglese, che sta rischiando grosso in una vertenza legale incentrata su una serie di p...

È sceso in campo niente meno che il fondatore di Wikipedia, Jimmy Wales (nella foto), per offrire tutto il suo supporto a Richard O’Dwyer, 24enne, laureando inglese, che sta rischiando grosso in una vertenza legale incentrata su una serie di possibili violazioni delle norme a tutela del copyright. O’Dwyer amministrava un sito web piuttosto conosciuto (TVShack.net) che raccoglieva ed organizzava un vasto numero di link attraverso i quali gli utenti potevano visionare trasmissioni in streaming. La diffusione dei contenuti avveniva sia legalmente sia in modo non autorizzato da parte degli aventi diritto. Da qui l’azione che le autorità statunitensi, su richiesta dei grandi nomi dell’industria, hanno avviato nei confronti del giovane inglese.

Il sito web gestito da O’Dwyer è stato sequestrato e sulla sua home page campeggiano i loghi del Dipartimento della Giustizia americano, del centro di coordinamento nazionale per la difesa della proprietà intellettuale e dell’agenzia di Stato che si occupa di investigazioni. Lo studente inglese avrebbe accumulato, in pochi mesi di attività, circa 140mila sterline derivanti da introiti pubblicitari.

Adesso O’Dwyer rischia davvero grosso perché non solo potrebbe andare incontro all’estradizione negli Stati Uniti ma potrebbe prefiguarsi una condanna a dieci anni di carcere.

Jimmy Wales, prendendo le difese del ragazzo, ha riconosciuto che il diritto d’autore è importante e dev’essere rispettato ma ha fatto riferimento al giusto equilibrio che dovrebbe essere osservato. Il trattamento riservato ad O’Dwyer sembra insomma sproporzionato con il reato eventualmente commesso (si parla, tra l’altro della pubblicazione di semplici link) e pare fuori luogo l’estradizione in un Paese, gli Stati Uniti, dove il giovane inglese non dovrebbe essere giudicato.

Le autorità statunitensi hanno ignorato il fatto che i server utilizzati da O’Dwyer siano fisicamente collocati fuori dal territorio USA: sono semplicemente intervenituti sul registar a stelle e strisce bloccando l’accesso al sito web. Per Wales, la vicenda di O’Dwyer rappresenterebbe il “volto umano” della battaglia ormai in essere tra l’industria dei contenuti e i fruitori della Rete. “Nessun cittadino statunitense è mai stato estradato nel Regno Unito con riferimento a fatti avvenuti in patria“, ha osservato il numero uno di Wikipedia.

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