Netflix si rafforza in Europa ma l'Italia non c'è

L'arrivo in Italia di Netflix, società statunitense il cui servizio offre la possibilità, su abbonamento, di attivare lo streaming on demand di film e serie TV, slitta ancora.

L’arrivo in Italia di Netflix, società statunitense il cui servizio offre la possibilità, su abbonamento, di attivare lo streaming on demand di film e serie TV, slitta ancora. Mentre l’azienda negli USA sta evidenziando performance esaltanti, sia in termini di abbonamenti attivati, di qualità del servizio e di offerta di contenuti, è di queste ore la notizia di nuovi investimenti nel vecchio continente.

È ufficiale. Arriveremo in Germania, Austria, Svizzera, Francia, Belgio e Lussemburgo entro l’anno“, si legge in un tweet pubblicato quest’oggi dai tecnici di Netflix.

Dopo Gran Bretagna, Irlanda, Norvegia, Finlandia e Danimarca, Netflix si appresta a conquistare l’Europa centrale. Sì, perché nell’elenco l’Italia non c’è ed il lancio sul mercato tricolore, molto probabilmente, come confermano alcune voci di corridoio circolate nei giorni scorsi, potrebbe avvenire solamente nel corso del 2015.
Netflix riterrebbe prematuro l’arrivo in Italia soprattutto in forza della scarsa diffusione della connettività a banda larga. Secondo i dati ISTAT la penetrazione della banda larga si attesterebbe al 59,7% concentrandosi soprattutto nei grandi centri. Inoltre, le SmartTV non sarebbero ancora così popolari come ci si potrebbe attendere.

Intanto Netflix intende proporsi in maniera aggressiva alla clientela di lingua tedesca e francese: così facendo riuscirà a raggiungere nel breve periodo larghe fette d’utenza con i medesimi contenuti.

Al momento non ci sono dettagli sui piani tariffari che Netflix proporrà agli abbonati europei: si parla però di un probabile canone di 10 euro mensili che darebbe diritto alla visione di una vastissima videoteca.

Il segreto del successo di Netflix, stando a quanto emerso, passerebbe per un accordo con i principali operatori di telecomunicazioni. L’azienda è infatti disposta a condividere i suoi introiti con i provider a fronte della fornitura di un servizio a banda larga all’altezza delle richieste.
Il servizio di Netflix potrebbe essere addirittura associato alle offerte di accesso Internet proposte dai vari fornitori nazionali.

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