Niente più accesso remoto con OneDrive da fine luglio

A partire dal prossimo 31 luglio, gli utenti di OneDrive non potranno più accedere a distanza al contenuto dei file e delle cartelle memorizzati sui singoli PC.

OneDrive integra da tempo una funzionalità poco conosciuta (casella Consentimi di usare OneDrive per recuperare file in questo PC nella scheda Impostazioni): una volta attivata, il contenuto del sistema in uso viene reso completamente accessibile a distanza dal pannello web di OneDrive.
Usando lo stesso account utente Microsoft configurato sul PC, ci si può collegare da remoto e accedere al contenuto di qualunque file e cartella. Ne abbiamo parlato nell’articolo Entrare nel PC da remoto con OneDrive.

Per impostazione predefinita, la casella risulta disattivata quindi nessun file memorizzato sul PC viene reso accessibile attraverso il cloud di Microsoft (tranne quelli espressamente condivisi dagli utenti).

Microsoft ha però deciso di disattivare la funzionalità dal 31 luglio 2020 mantenendo solo la possibilità di scegliere le cartelle da sincronizzare sul cloud.
La conferma è giunta con la pubblicazione di una nota aggiuntiva in questa pagina di supporto che adesso annuncia la data di ritiro della funzionalità.

Purtroppo lo strumento di OneDrive per la condivisione e la sincronizzazione di file e cartelle non consente di replicare la funzionalità che sta per essere rimossa. Quest’ultima infatti permette di accedere direttamente a risorse memorizzate sul PC che non erano state in precedenza condivise.
L’alternativa resta a questo punto l’utilizzo dei vari software di controllo remoto che permettono l’utilizzo di un sistema, a distanza, in maniera non presidiata. O, in alternativa, si può configurare un server VPN in ambito locale richiedendo poi da remoto l’accesso alle varie risorse condivise in LAN.

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