Open Fiber, la copertura in fibra procede spedita

I piani di copertura di Enel Open Fiber svelati, almeno a grandi linee, dall'amministratore delegato Tommaso Pompei.
Open Fiber, la copertura in fibra procede spedita

Open Fiber, attraverso le parole dell’amministratore delegato Tommaso Pompei, ha fotografato lo stato dell’avanzamento dei lavori.
Arriva la conferma che nei prossimi 6 anni Open Fiber, società controllata da Enel, investirà 6,5 miliardi di euro per portare la banda larga FTTH a 19 milioni di unità immobiliari italiane.

Nel corso di un’intervista rilasciata da Pompei, l’AD spiega che una città viene considerata cablata in fibra ottica quando Open Fiber riesce a raggiungere almeno l’80% delle unità immobiliari.

Entro due settimane Open Fiber conta di completare la copertura in fibra FTTH della città di Perugia. Nel frattempo la società ha avviato la cablatura in fibra ottica di altre 9 città: Venezia, Bari, Cagliari, Palermo, Catania, Genova, Firenze, Napoli e Padova. Nelle prime 5, a cui si aggiunge ovviamente l'”apripista” Perugia, le società partner di Open Fiber – operatori di telecomunicazioni – hanno già avviato la commercializzazione della connettività a banda ultralarga agli utenti finali.


Sul sito di Open Fiber è possibile conoscere le aree già coperte in fibra FTTH e quali operatori vendono il servizio.

Tra fine 2017 e metà 2018, Open Fiber completerà la copertura delle città già citate ma già entro fine maggio l’azienda inizierà i lavori su ulteriori 80 città della Penisola.
L’obiettivo ultimo è di coprire un totale di 281 città (aree A e B) per un totale di 9,5 milioni di unità immobiliari.

Open Fiber sta “predisponendo il terreno” anche nelle aree “a fallimento di mercato” (aree C e D). Come spiegato di recente (Open Fiber, banda ultralarga a 100 Mbps nella maggior parte delle località digital divise), Open Fiber porterà 100 Mbps in oltre 4 milioni di unità immobiliari di Abruzzo, Molise, Lombardia, Emilia Romagna, Toscana e Veneto.
Altre 500.000 dovrebbero ricevere fino a 30 Mbps mentre appena 30.000 unità – in aree molto isolate – potrebbero restare escluse.
I lavori dovrebbero essere realizzati e concludersi in un arco temporale di 3 o 4 anni.

Per il secondo bando (aree bianche di Piemonte, Valle D’Aosta, Liguria, Friuli Venezia Giulia, Umbria, Marche, Lazio, Campania, Basilicata, Sicilia e Provincia autonoma di Trento), Pompei conferma che attualmente Open Fiber sta attendendo l’aggiudicazione da parte di Infratel.
Come nel primo caso, anche qui le unità immobiliari raggiunte in banda ultralarga FTTH saranno circa 4,5 milioni.

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