Opensource: da cambiare il modello di business?

In un articolo pubblicato sull'americano "BusinessWeek" dal titolo provocatorio "Open Source: The Model Is Broken", Stuart Cohen (nella foto) esamina il ruolo del software opensource in ambito aziendale e snocciola i suoi dubbi circa il modello di bu...
Opensource: da cambiare il modello di business?

In un articolo pubblicato sull’americano “BusinessWeek” dal titolo provocatorio “Open Source: The Model Is Broken“, Stuart Cohen (nella foto) esamina il ruolo del software opensource in ambito aziendale e snocciola i suoi dubbi circa il modello di business sinora adottato. Secondo Cohen, “le aziende attive nel settore del software opensource, hanno basato il loro modello di business sulla fornitura di supporto tecnico a pagamento e sull’offerta di servizi e funzionalità aggiuntive. Alcune realtà hanno avuto successo, altre hanno fallito o falliranno“.
Per Cohen si starebbe generando un paradosso: “il codice opensource è generalmente ottimo codice. La aziende che pensano di continuare a vivere solo commecializzando servizi di supporto tecnico cominceranno a trovarsi in difficoltà“, osserva.

Sull’accordo Novell-Microsoft, Cohen si è sempre dichiarato favorevole. “Ha permesso a Novell di sviluppare componenti a complemento del kernel del sistema operativo garantendo una migliore interoperabilità tra Linux e Windows“.

Stuart Cohen è stato il CEO di “Open Source Development Labs” (OSDL) sintanto che rassegnò le sue dimisioni per fondare la “Collaborative Software Initiative”, azienda che si occupa di sviluppare software collaborativi per i più famosi colossi. A detta di molti, quindi, le dichiarazioni rese da Cohen non stupiscono.

Non sono tardati i commenti e le critiche alle parole di Cohen. Secondo molti, il fatto che la commercializzazione del solo supporto tecnico sia un business marginale è cosa ormai risaputa, da anni. Cohen avrebbe però peccato in superficialità non parlando, ad esempio, di aziende quali SugarCRM, Alfresco, MuleSource, Pentaho, JasperSoft, Hyperic e MySQL che ottengono buoni profitti grazie all’opensource. La crescita delle società attive in ambito opensource sarebbe inoltre più marcata rispetto a quella delle aziende che operano esclusivamente su prodotti software a sorgente chiuso.

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