Posta elettronica certificata con il francobollo elettronico

L'intento dichiarato è quello di ridurre lo spam e gli attacchi phishing ai quali milioni di utenti sono quotidianamente esposti.

L’intento dichiarato è quello di ridurre lo spam e gli attacchi phishing ai quali milioni di utenti sono quotidianamente esposti. AOL e Yahoo stanno volgendosi perso un servizio offerto dalla società Goodmail Systems che può essere assimilato ad una sorta di francobollo elettronico. Il servizio consiste nel fornire una sorta di “trattamento di favore” a tutte le e-mail spedite dalle aziende clienti che abbiano pagato un certo importo per e-mail. Goodmail assicura che le e-mail così spedite supereranno le protezioni antispam e raggiungeranno correttamente le caselle di posta dei destinatari.
Le aziende clienti dovranno comunque assicurare di inviare e-mail solo ed esclusivamente a chi ne ha fatta esplicita richiesta. Questo modello di business ha comunque subito destato numerose critiche: il “francobollo elettronico”, secondo alcuni, minerebbe al concetto del libero flusso delle informazioni sul quale la posta elettronica si è basato per più di dieci anni; anche advertisers ed esponenti attivi nella lotta contro lo spam non sono entusiasti: si creerebbe una divisione netta ed inaccettabile tra coloro che preferiscono non pagare, pur inviando e-mail assolutamente legittime e coloro che invece, avendo a disposizione maggiori risorse economiche, possono spendere cifre considerevoli in modo da essere certi di raggiungere i vari destinatari. Lo spam, inoltre, secondo molti, non verrebbe comunque limitato.
Da parte sua, Richard Gingras – co-fondatore e Chief Executive di Goodmail Systems -, sottolinea come l’obiettivo della società sia quello di ripristinare la fiducia degli utenti nei confronti dei messaggi di posta elettronica. Più del 30% di utenti statunitensi intervistati avrebbe dichiarato di evitare l’apertura di molte e-mail non potendo accertarne l’autenticità. La società di Gingras si propone di accertare l’identità dei clienti verificandone anche la relativa storia in termini informatici ambendo a divenire, di fatto, un “intermediario fidato”.
Accordi con AOL e Yahoo permetteranno di informare l’utente, tramite la visualizzazione di un’apposita, ogniqualvolta egli riceva un’e-mail “autenticata” da Goodmail.
Il processo che viene seguito nella fase di certificazione dell’e-mail è illustrato sul sito ufficiale dell’azienda ed è graficamente riassumibile con questo schema.

Ti consigliamo anche

Link copiato negli appunti