Si discute sulla proposta di legge "libera Wi-Fi"

La proposta di legge n. 2962, della quale si è fatto promotore l'On.

La proposta di legge n. 2962, della quale si è fatto promotore l’On. Roberto Cassinelli, ha come obiettivo quello di rendere meno stringenti alcune disposizioni contenute nel celeberrimo Decreto Pisanu, approvato nel mese di luglio 2005 dopo i tragici attentati di Londra.

Come già illustrato in questa precedente notizia, il legislatore vuole aprire la strada all’eventualità in cui l’utente possa usufruire di connessioni Internet pubbliche senza essere affatto identificato. Con la proposta di legge si vuole sancire l’attuabilità di procedure di indentificazione, ove necessarie, che non richiedano l’esibizione di un documento d’identità da parte dell’utente interessato a fruire di un servizio di connettività. Le procedure applicabili potranno così essere svincolate dall’interazione personale tra utente ed operatore, preservando il carattere di immediatezza delle nuove tecnologie e, contemporaneamente, senza mettere a repentaglio la sicurezza pubblica.

Anche nei casi in cui l’identificazione dell’utente sia ritenuta necessaria, ci si potrà affidare a procedure che prevedano l’inserimento del numero di cellulare dell’utente. Questi riceverà un SMS che lo autorizza alla fruizione del servizio richiesto previo inserimento della password contenuta nel messaggio stesso.
La proposta avanzata da Cassinelli e da altri parlamentari è stata battezzata “legge libera Wi-Fi” dal momento che contribuirebbe a rendere più semplice, svincolandosi da una serie di obblighi burocratici, l’uso delle connessioni wireless con indubbi benefici, in primo luogo, per chi lavora in mobilità e per i turisti.

Va detto che il meccanismo di “autenticazione” dell’utente mediante SMS è già stato implementato nei mesi scorsi da parte di numerose realtà (abbiamo già citato l’esempio di McDonald’s).

E’ arrivato anche il parere favorevole del senatore Pisanu alla modifica del decreto che porta il suo nome. Assoprovider, da parte sua, esprime il suo pieno appoggio alle iniziative che, in modi diversi, hanno l’obiettivo di liberare il Wi-Fi dai vincoli sinora in essere. Purtuttavia, l’associazione dei provider indipendenti ha voluto esprimere una critica: “l’identificazione tramite SIM telefonica, già approvata dal Ministero dell’Interno su richiesta di Assoprovider, è solo un escamotage di fatto discriminatorio nei confronti dei turisti stranieri, essendo concessa solo per le SIM italiane”, si legge in una nota. “E’ inoltre un grosso freno allo sviluppo delle connessioni Wi-Fi l’obbligo per chiunque voglia offrire connessioni Internet (sia wireless che cablate) di richiedere la licenza presso la questura, obbligo che, insieme agli altri vincoli, di certo frena le strutture turistiche, gli alberghi, i bar, etc. ad implementare servizi di connessione a Internet nella propria offerta al pubblico”. La richiesta è quella di avviare una discussione sul tema senza comunque prorogare le disposizioni della legge Pisanu a fine anno.

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