Microsoft offre in anteprima il Quantum Development Kit e il linguaggio di programmazione Q# per interagire con i computer quantistici. Disponibile anche un simulatore integrato, utilizzabile anche sui sistemi consumer.
La società di Santa Clara progetta e costruisce un chip a 17 qubit consegnandolo nelle mani dei tecnici del centro di ricerca avanzata QuTech.
Microsoft sta lavorando su un linguaggio di programmazione che sarà integrato direttamente in Visual Studio e che permetterà di realizzare applicazioni eseguibili sui computer quantistici.
IBM ha tolto al velo da due nuovi processori quantistici che potranno essere utilizzati per portare a un livello superiore le elaborazioni particolarmente impegnative, soprattutto nel segmento dei big data. Grazie all'iniziativa IBM Q, i processori quantistici vengono messi a disposizione come strumenti di sviluppo per la ricerca scientifica, come risorse a livello universitario e come catalizzatori d’interesse per il settore.
Da quest'oggi IBM renderà possibile l'utilizzo del suo computer quantistico da parte di chiunque sia interessando ad adoperarlo.
Il futuro dell'informatica passerà per il quantum computing e, in particolare, per i computer quantistici.
Fino ad oggi erano conosciute solo due forme di magnetismo: il ferromagnetismo e l'antiferromagnetismo.
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