CCleaner: guida all'utilizzo e personalizzazione in profondità

CCleaner è un software gratuito, in italiano, che consente di ripulire il sistema di tutti quei file che lo appesantiscono inutilmente.

CCleaner è un software gratuito, in italiano, che consente di ripulire il sistema di tutti quei file che lo appesantiscono inutilmente. CCleaner è in grado di provvedere all’eliminazione delle liste MRU (Most Recently Used) contenenti informazioni sugli ultimi file aperti, eseguiti, modificati, sugli URL digitati nel browser, libera spazio prezioso su disco fisso cancellando file temporanei, cronologia del browser, file superflui e lista dei file aperti di recente.

(non include la Yahoo! Toolbar)

All’avvio del setup (non è il caso della versione “portable“), CCleaner propone l’installazione della toolbar di Yahoo. Se non interessa, è possibile negarne l’installazione deselezionando la casella Aggiungi CCleaner Yahoo! Toolbar ed usa CCleaner dal browser.

Dopo aver avviato il software, è possibile esaminare (pulsante Pulizia) l’insieme di elementi che CCleaner è in grado di eliminare dal disco fisso (file temporanei relativi alla “navigazione” su Internet con il browser, cookie, cronologia web, elenco degli indirizzi Internet digitati, file index.dat, informazione sull’ultima cartella utilizzata per il download di file da Internet, autocompletamento dei moduli sul web (username e password), riferimenti (collegamenti) ai documenti aperti di recente, comandi digitati nel menù “Esegui” di Windows, autocompletamento della funzione “Trova file” di Windows, altre liste gestite da “Esplora risorse”, cestino di Windows, file temporanei creati dal sistema operativo o dalle applicazioni installate, file log di Windows, altri file superflui, vecchi dati relativi al “prefetching” e così via.

Se lo si desidera, è possibile attivare anche gli elementi elencati nella sezione Avanzate (inizialmente presentati con il colore grigio) che mette a disposizione ulteriori funzionalità di pulizia.
Abilitando alcune caselle della sezione Avanzate, Ccleaner mostra dei messaggi d’allerta. Ad esempio, spuntando la casella in corrispondenza della voce Cache ordinamento menù, il programma ricorda che provvederà a rimuovere ogni dato relativo al posizionamento delle varie icone all’interno del menù Start di Windows (nessun collegamento sarà comunque eliminato).
Nel caso di Cache notifiche tray, CCleaner cancellerà completamente la cache delle icone nell’area della traybar di Windows (operazione che si rivela utile, ad esempio, allorquando si dovessero notare delle incongruenze grafiche in questa zona) ma, come rammenta il programma, affinché le modifiche abbiano efficacia si dovrà riavviare il processo legato alla shell del sistema (explorer.exe).
Spuntando Cache posizione/dimensione finestre, CCleaner azzererà tutte le informazioni conservate da parte di Windows che riguardano il posizionamento delle finestre via a via aperte. Scegliendo Cronologia assistenza utente si elimineranno le voci relative ai programmi più usati dal menù Start di Windows. File di log di IIS elimina i registri mantenuti dal web server IIS sul sistema locale (nel caso in cui il web server di Microsoft sia presente) mentre Disinstallatori aggiornamenti di Windows consente di sbarazzarsi delle procedure di disinstallazione degli aggiornamenti per il sistema operativo già installati in precedenza (risiedono nella directory d’installazione di Windows).

La funzione Bonifica spazio libero consente di effettuare il “wiping” dello spazio libero sul disco fisso: le aree libere, non più occupate da alcun dato, vengono sovrascritte una o più volte in modo tale da impedire il recupero di eventuali file contenenti informazioni personali. I file che si eliminano dal disco utilizzando i comandi forniti dal sistema operativo continuano ad essere presenti, seppur non più visibili. Bonifica spazio libero consente di assicurarsi che i dati già cancellati non possano essere più ripristinati usando apposite utilità (ved., ad esempio, questo articolo). Il tipo di sovrascrittura (un singolo passaggio oppure più passaggi) può essere impostata cliccando su Opzioni quindi su Impostazioni.

Tornando alla scheda Pulizia, contenuta nella finestra principale di CCleaner, è bene osservare che il programma consente di sbarazzarsi anche dei dati create da una vasta gamma di applicazioni: cliccando sulla scheda Applicazioni, l’utility mostra su quali software – tra quelli rilevati sul sistema in uso – è in grado di agire.

Cliccando sul pulsante Analizza, CCleaner inizierà la scansione del sistema compilando un resoconto finale sugli elementi che è possibile rimuovere, sulla base delle scelte operate dall’utente. Grazie al meccanismo di “caching” impiegato dal programma, le successive operazioni di analisi vengono svolte in modo nettamente più rapido rispetto alla scansione iniziale.
Con un clic sul pulsante Avvia pulizia, gli elementi indicati saranno definitivamente rimossi e lo spazio occupato da tali oggetti tornerà ad essere disponibile.

Personalizzazione del funzionamento di CCleaner (solo per esperti)

Pochi sanno che il comportamento tenuto da CCleaner in fase di pulizia è liberamente personalizzabile. Chi volesse ampliare le funzionalità di pulizia di CCleaner, può farlo editando un apposito file di configurazione.
Per aggiungere un elenco di file e chiavi di registro prodotte da programmi non supportati da CCleaner (non vengono mostrati in elenco nella scheda Pulizia, Applicazioni), è possibile generare un file chiamato winapp2.ini. Esso dovrà essere memorizzato nella medesima cartella in cui si è installato CCleaner o dove si è salvata la versione “portabile” del programma.

Iniziamo con la pappa già pronta: scaricando questo file (proviene dai forum ufficiali di Piriform, software house sviluppatrice di CCleaner), è possibile trovare – al suo interno – un file winapp2.ini già ricco di informazioni. Dopo aver estratto tale file dall’archivio Zip, si dovrà salvarlo nella cartella di lavoro di CCleaner; suggeriamo quindi di aprirlo facendovi doppio clic per analizzarne il contenuto.

Com’è possibile notare, nel file sono presenti – tra parentesi quadre – i nomi di numerose famose applicazioni. Si tratta di programmi, questi, che non sono di default supportati da CCleaner: abbracciando l’uso del file winapp2.ini sarà possibile sbarazzarsi rapidamente dei dati, spesso superflui, prodotti da tali applicazioni. Si raggiungerà così un duplice obiettivo: da un lato si potrà recuperare spazio prezioso, dall’altro si proteggerà la propria privacy evitando che altre persone possano stabilire in che modo sia stato utilizzato il personal computer grazie all’esame delle cosiddette “tracce d’uso” (programmi avviati, file aperti, operazioni compiute…).

Come consiglia Simone “seven_eleven” Carini (ved. questa interessante discussione sul nostro forum) e come d’altra parte ricorda anche Piriform, è bene anteporre sempre un asterisco alle applicazioni aggiunte in CCleaner in modo tale da riconoscere quelle che il programma rileva sulla base del contenuto del file winapp2.ini e quelle che vengono diagnosticate di default.

Si noti come, nel file winapp2.ini, tutti i percorsi vengano indicati facendo uso delle classiche variabili di Windows (%programfiles%, %appdata%, %windir%, %systemdrive% e così via) in modo tale da non ingenerare problemi sulle versioni del sistema operativo “localizzate” in lingue differenti (in Windows XP, la cartella dei programmi si chiama Program files nella versione in inglese mentre Programmi nella versione italiana).

Il codice mostrato in corrispondenza della direttiva LangSecRef sta a significare a quale categoria appartiene il programma. La codifica avviene in base al seguente schema di riferimento:

3021 = Applicazioni
3022 = Internet
3023 = Multimedia
3024 = Utilità
3025 = Windows

Il parametro Detect indica il controllo che CCleaner deve effettuare per stabilire se il programma in questione sia o meno installato sul sistema in uso. Generalmente, com’è possibile notare, la verifica consiste nel controllo della presenza di un file eseguibile o di un file di configurazione. Con Default, impostato a true oppure a false, è possibile decidere se in CCleaner la casella corrispondente al programma debba risultare spuntata o meno in modo predefinito.
Le righe FileKeyN e RegKeyN stabiliscono quali file CCleaner deve eliminare automaticamente.

Una volta salvato il file winapp2.ini nella directory di CCleaner, riaprendo il programma, verranno indicati anche programmi che prima non venivano proposti in elenco. Prima di avviare una pulizia, suggeriamo di verificare con attenzione (attingendo alle informazioni contenute nel file winapp2.ini) quali file vengono rimossi.
E’ bene anche verificare l’esistenza dei percorsi simili a %userprofile%\Local Settings\Application Data. Su Windows XP, in italiano, vanno modificati in %userprofile%\Impostazioni locali\Dati applicazioni. In caso di dubbi, fate riferimento a questa discussione sul forum.

Aggiungere la rimozione di file e cartelle dall’interfaccia di Ccleaner

Chi non si dovesse sentire a proprio agio con il file winapp2.ini oppure non ne avesse compreso appieno il funzionamento, può orientarsi sulle possibilità di personalizzazione offerte dall’interfaccia grafica di CCleaner.
Per accedervi, è sufficiente cliccare su Opzioni quindi su Personalizzate: qui si potranno indicare singoli file o cartelle aggiuntive che devono essere cancellati ad ogni esecuzione di CCleaner.

CCleaner supporta anche l’utilizzo da riga di comando: ciò significa che, ad esempio, digitando C:\Programmi\CCleaner\CCleaner.exe /auto, il programma effettuerà automaticamente l’eliminazione degli oggetti spuntati di default. Aggiungendo lo switch /SHUTDOWN si può richiedere lo spegnimento del sistema ad operazione conclusa.

Pulizia del registro di Windows

CCleaner include anche uno strumento di scansione espressamente concepito per rimuovere le informazioni obsolete, errate o ridondanti dal registro di sistema di Windows. Per impostazione predefinita, vista la delicatezza dell’operazione, CCleaner crea sempre una copia di backup delle informazioni rimosse dal registro di Windows: in caso di problemi sarà sufficiente fare doppio clic sul file .REG generato dal programma per ripristinare la situazione precedente.
Per utilizzare la funzionalità di scansione del registro di sistema, è necessario cliccare sull’icona Registro, nella finestra principale di CCleaner, quindi cliccare sul pulsante Trova problemi.

Osservazioni finali

Da ultimo riportiamo la segnalazione di alcuni utenti di CCleaner che hanno rilevato qualche difficoltà durante la scansione del sistema (il programma sembra bloccarsi): la problematica è solitamente dovuta alla presenza di un file corrotto nel Cestino di Windows. Ripulendo manualmente il Cestino e riavviando la scansione con CCleaner il problema non dovrebbe più presentarsi.

– Si ringrazia vivamente Simone “seven_eleven” Carini per aver fornito molte delle informazioni utilizzate per la stesura di questo articolo.

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