Niente più ballot screen in Windows. Sono infatti appena trascorsi i cinque anni durante i quali Microsoft è stata obbligata, in Europa, a mostrare la finestra per la scelta del browser web da installare ed utilizzare.
La decisione di imporre a Microsoft l’inserimento della schermata per la scelta del browser nelle varie versioni di Windows era stata assunta dalla Commissione Europea nel mese di dicembre 2009, dopo aver dato ragione ai norvegesi di Opera che lamentavano un abuso di posizione dominante da parte del colosso di Redmond ai danni dei prodotti della concorrenza.
A breve, quindi, gli utenti di Windows non dovrebbero più vedere comparire il “ballot screen“, ad esempio al momento della reinstallazione del sistema operativo.
Nonostante Microsoft sia stata multata per non aver provveduto a visualizzare la schermata nel periodo compreso tra il mese di maggio 2011 ed il luglio 2012 (con il rilascio del Service Pack 1 per Windows 7 gli utenti non hanno più visto comparire, per più di un anno, la finestra per la scelta del browser; Browser e ballot screen: multa da 561 milioni a Microsoft), tirando le somme, è possibile affermare che il “ballot screen” sia complessivamente servito davvero a ben poco.
Dopo le dichiarazioni iniziali di Mozilla (la crescita europea di Firefox veniva posta in correlazione con l’introduzione del “ballot screen”), la tendenza a lungo termine non ha dato ragione ad Opera: la crescita del browser è sempre rimasta stagnante.
Le statistiche riferite agli ultimi due anni pongono addirittura Internet Explorer in recupero (59% delle quote) con Chrome che ha fatto davvero la parte del leone attestandosi adesso tra il 20 ed il 21% del mercato. In netta flessione Firefox oggi accreditato di un 13,3% (fonte: NetApplications).