Skype: linee guida per risolvere i problemi di login

Nella giornata di ieri numerosi utenti, a livello mondiale, hanno lamentato un comportamento irregolare da parte di Skype.

Nella giornata di ieri numerosi utenti, a livello mondiale, hanno lamentato un comportamento irregolare da parte di Skype. Il client VoIP, di recente acquistato da Microsoft per la somma di 8,5 miliardi di dollari, ha evidenziato ripetuti crash e determinato l’impossibilità di effettuare il login da parte di alcuni utenti.

Skype ha preferito, almeno sinora, non chiarire che cosa sia successo attivandosi però per fornire le indicazioni atte alla risoluzione della problematica. Per superare tutte le difficoltà evidenziatesi nelle scorse ore, infatti, viene suggerito di installare rapidamente la versione 5.3.0.116 dell’applicazione, appena rilasciata. L’update è applicabile utilizzando la funzionalità integrata nel software (menù Aiuto, Controlla aggiornamenti) oppure scaricando ed eseguendo il file che vi proponiamo in questa scheda.

Peter Parkes (Skype) ha invitato tutti gli utenti Windows che dovessero rilevare ancora problemi in fase di login ad installare quanto prima l’aggiornamento 5.3.0.116. Anche per gli utenti Mac sarà messa a disposizione una versione aggiornata nel giro di qualche ora.
Gli utenti Linux, invece, debbono necessariamente portarsi all’interno della cartella /home/YourLinuxUserName/.Skype, eliminare il file shared.xml quindi riavviare Skype.

Analoga procedura era stata proposta anche agli utenti di Windows e Mac OS X in modo tale da poter tornare ad effettuare regolarmente il login. Nel caso dei sistemi Windows, è stato suggerito di accedere alla cartella %appdata%skype (il percorso va digitato in Start, Esegui) ed eliminare il file shared.xml.
Più semplicemente, è possibile risolvere aprendo la finestra del prompt dei comandi quindi digitando quanto segue: del %appdata%skypeshared.xml e premendo il tasto Invio.
Su Mac OS X, è necessario aprire la directory ~/Library/Application Support/Skype e rimuovere, anche in questo caso, il file shared.xml.

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