BitTorrent utilizzato anche nella residenza di Sarkozy?

La notizia, com'era prevedibile, ha fatto il giro del mondo. Dal Palazzo dell'Eliseo, la residenza ufficiale del Presidente della Repubblica francese, sarebbe stato effettuato il download illecito di sei file, tutti protetti dal diritto d'autore.

La notizia, com’era prevedibile, ha fatto il giro del mondo. Dal Palazzo dell’Eliseo, la residenza ufficiale del Presidente della Repubblica francese, sarebbe stato effettuato il download illecito di sei file, tutti protetti dal diritto d’autore. Al centro della scomoda rivelazione il sito web “YouHaveDownloaded.com” che, come viene chiaramente spiegato, dispone di un ricco database contenente informazioni sulle attività espletate da ben 54 milioni di indirizzi IP unici durante l’utilizzo dei client BitTorrent. Da quanto è emerso, gli autori di “YouHaveDownloaded.com” avrebbero utilizzato un algoritmo automatico per raccogliere i dati sui download in corso sulla rete peer-to-peer BitTorrent. Ad ogni indirizzo IP è associata una lista dei file scaricati.

Dell’esistenza di “YouHaveDownloaded.com” si era iniziato a parlare nei giorni scorsi ma oggi il progetto torna di attualità dal momento che evidentemente in molti si sono divertiti ad inserire gli IP statici utilizzati da organizzazioni ed aziende per verificare eventuali attività “sconvenienti” espletate sul network BitTorrent.

In quel 20% di download effettuati attraverso BitTorrent che “YouHaveDownloaded.com” afferma di riuscire a monitorare, vi sarebbero anche indirizzi IP assegnati al Palazzo dell’Eliseo. La notizia è certamente fonte di almeno qualche imbarazzo in casa Sarkozy dal momento che è stato proprio il presidente francese a volere una delle più severe norme in materia di antipirateria (la legge HADOPI, conosciuta anche con l’appellativo di “legge dei tre schiaffi“; vedere, a tal proposito, questi nostri articoli).

Un sito come “YouHaveDownloaded.com” ovviamente dà informazioni ben poco affidabili circa il materiale scaricato dagli utenti che fanno uso di IP assegnati dinamicamente dal proprio provider. Uno stesso indirizzo IP, infatti, potrebbe essere stato precedentemente o successivamente attribuito ad un utente che ha scaricato illegalmente del materiale protetto dal copyright ma, com’è ovvio, non tutti gli utenti ai quali sia stato assegnato il medesimo IP possono essersi necessariamente resi protagonisti di eguali azioni. Diverso, evidentemente, il caso degli indirizzi statici: se la connessione tra IP e Palazzo dell’Eliseo fosse davvero confermata, l’immagine dell’esecutivo d’Oltralpe potrebbe uscirne pesantemente bastonata.

Sempre attingendo alla base dati di “YouHaveDownloaded.com“, un altro sito web ha pubblicamente puntato il dito contro un famoso network televisivo ed alcune major dell’industria cinematografica: dalle loro reti sarebbe partito il download di materiale protetto dalle normative a tutela del diritto d’autore. Apriti cielo.

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