In arrivo Bluetooth 4.1, pensato per l'Internet delle cose

Dopo le novità sull'arrivo del nuovo connettore USB Type-C (Type-C, il connettore USB si fa piccolo e reversibile), quasi in contemporanea è il gruppo di lavoro che si occupa dello sviluppo dello standard Bluetooth ad annunciare l'immin...

Dopo le novità sull’arrivo del nuovo connettore USB Type-C (Type-C, il connettore USB si fa piccolo e reversibile), quasi in contemporanea è il gruppo di lavoro che si occupa dello sviluppo dello standard Bluetooth ad annunciare l’imminente debutto della versione 4.1.

Le scelte operate durante lo sviluppo di Bluetooth 4.1 si inseriscono nell’ottica dell'”Internet delle cose” (gli oggetti si rendono riconoscibili e acquisiscono intelligenza grazie al fatto di poter comunicare dati fra di sé ed accedere ad informazioni aggregate da parte di altri).
Grazie alle nuove specifiche, appena pubblicate dal Bluetooth Special Interest Group, i dispositivi Bluetooth 4.1 potranno operare simultaneamente sia come periferiche che come hub. Una possibilità che apre le porte ad un vasto numero di possibili applicazioni. Lo Special Interest Group porta come esempio uno smartwatch che potrà essere contemporaneamente utilizzato sia in modalità hub, colloquiando con uno strumento per il fitness, sia come periferica connessa ad uno smartphone.

Migliorati anche i meccanismi di riconnessione, soprattutto per ciò che riguarda i tempi richiesti per condurre a buon fine l’operazione, e la velocità di scambio dei dati tenendo ben presenti le situazioni in cui le informazioni da veicolare sono molte e pesanti.

In vista della sempre più ampia diffusione di connessioni LTE, Bluetooth 4.1 ottimizzerà la coesistenza con la più recente evoluzione degli standard di telefonia mobile in modo tale da evitare i rischi d’interferenza. La scelta di una banda di comunicazione sufficientemente distante da quella di LTE consentirà di scongiurare problemi durante l’utilizzo di entrambe le connessioni.

Al debutto con Bluetooth 4.1 un canale di comunicazione appositamente pensato per utilizzare indirizzi IPv6. Il concetto è semplice, se si vuole gettare le basi per l'”Internet delle cose” è indispensabile che ciascun dispositivo possa dotarsi di un proprio indirizzo IP per essere interconnesso con il mondo.

Ti consigliamo anche

Link copiato negli appunti