130 scienziati contro l'utilizzo dell'IA per lo sviluppo di armi biologiche

Scienziati contro gli abusi dell'IA nel contesto dello sviluppo di armi biologiche: redatto un documento per rendere concreto l'impegno.

Tra i pericoli da considerare quando si parla di Intelligenza Artificiale figura anche il potenziale abuso per lo sviluppo di armi biologiche.

Proprio in questo contesto, sono oltre 130 gli scienziati di 20 paesi che hanno redatto un documento, nel quale chiedono uno sviluppo responsabile dell’IA minimizzando i rischi in tal senso.

Questa nuova e potente tecnologia, ha portato enormi progressi nel contesto della ricerca biologica. Quelli che però sono vantaggi concreti per la scienza, possono essere facilmente abusati da malintenzionati.

In conseguenza a un vertice presso il Protein Design Institute dell’Università di Washington, alcuni scienziati hanno dunque redatto un documento intitolato Community Values, Guiding Principles and Commitment to Responsible Development (traducibile in “Valori comunitari, principi guida e impegno a Sviluppo Responsabile“).

Questo impegno, strutturato in 10 punti, mira a sottolineare l’importanza dell’utilizzo dell’IA a vantaggio della società, come questa tecnologia debba essere alla portata di tutta e portata avanti con collaborazioni internazionali.

IA: un documento contro a favore di un utilizzo responsabile e contro lo sviluppo di armi biologiche

Tra gli scienziati che hanno palesato i loro timori del connubio tra IA e sviluppo di armi biologiche vi sono anche alcuni nomi illustri.

Parliamo, per esempio, di Francis Arnold (vincitore del Premio Nobel per la chimica nel 2018) ed Eric Horowitz, chief scientific officer di Microsoft e direttore di Microsoft Research.

L’ideatore di questa iniziativa è David Baker, direttore del Protein Design Institute. Lo stesso ha voluto sottolineare come “L’utilizzo responsabile dell’IA nella progettazione  delle proteine porterà a nuovi vaccini e farmaci a beneficio di tutto mondo, saranno sviluppati materiali sostenibili e, come scienziati, dobbiamo garantire che ciò avvenga riducendo al minimo il rischio che tale tecnologia venga sfruttata in modo improprio per causare danni“.

Rispetto all’applicazione dell’IA nel contesto della medicina, in passato si è espresso con toni entusiastici anche Bill Gates.

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