AMD festeggia i primi cinque anni dei processori Ryzen e dell'architettura Zen

Cinque anni fa debuttavano i primi processori basati sull'architettura Zen nata per volontà di Lisa Su e Jim Keller. È stato l'inizio di una lunga cavalcata per AMD che continua a guadagnare quote di mercato.

Nel corso di un evento nella forma di video intervista trasmesso quest’oggi in streaming su YouTube AMD ha voluto celebrare i primi 5 anni dei suoi processore Ryzen, dispositivi che hanno saputo mettere una vera e propria spina nel fianco di Intel.

L’architettura Zen è stata messa a punto esattamente un lustro fa e contro ogni previsione ha avviato una vera e propria rivoluzione del mercato dei microprocessori, allora dominato dalla società di Santa Clara.

Dopo i primi test tutti si dimostrarono entusiasti dell’architettura Zen, nata sotto l’ala del CEO Lisa Su e del leggendario architetto di chip Jim Keller. Anche le versioni Zen+ e Zen 3, che sulla carta non avrebbero dovuto introdurre variazioni significative, sono state foriere di rilevanti miglioramenti prestazionali.

Un processore come il Ryzen 7 1800X a otto core ha portato performance di livello HEDT (High-End Desktop) nel mercato generalista e l’offerta Threadripper della cui affascinante storia abbiamo parlato in passato, ha lanciato il guanto di sfida ai Core X di Intel senza mai allentare la morsa da allora.

La prima risposta di Intel al 1800X è stata un aumento del 50% del numero di core: secondo le valutazioni della rivale di AMD la società di Sunnyvale avrebbe successivamente potuto godere di migliorie marginali in termini di IPC. Gli Intel Skylake insieme a una configurazione a 6 core/12 thread di un prodotto come il Core i7-8700K avrebbe risolto la situazione.

In realtà, sfruttando anche le carenze di approvvigionamento dell’azienda concorrente, AMD ha presentato il suo Ryzen 7 2700X con un aumento del valore IPC del 4%, migliori prestazioni in multi-thread e soprattutto un prezzo intorno ai 330 dollari.
A distanza di alcuni mesi Intel ha aggiornato la sua offerta con i processori di nona generazione raggiungendo la parità con AMD per numero di core (Core i9-9900K).

AMD ha risposto con una mossa che per molti sembrava impensabile: ha raddoppiato il numero di core della CPU portandoli a 16 e con la microarchitettura Zen 2 ha fatto registrare un aumento dell’IPC a due cifre. Prestazioni che hanno permesso di sfilare la corona a Intel.

Con il Core i9-10900K di decima generazione Intel ha portato il numero di core fisici a 10 raggiungendo il limite fisico possibile con l’utilizzo del processo costruttivo a 14 nm.
Da parte sua AMD ha fatto evidenziare, di nuovo, un ulteriore guadagno a doppia cifra in termini di IPC con Zen 3. La risposta della società di Pat Gelsinger sarà per larga parte affidata agli Alder Lake di dodicesima generazione.

Con APU Ryzen 4000 e Ryzen 5000 per la gamma mobile AMD ha fatto subito scricchiolare il dominio incontrastato di Intel. Sul fronte HEDT, dove Intel aveva radici molto forti con un monopolio risalente al 2008, Threadripper ha sconvolto il mercato tanto che attualmente è l’unica opzione HEDT attualmente disponibile senza concorrenza in vista, almeno fino al 2022.

Diversi rivenditori online ora elencano le CPU Ryzen e i notebook basati su Ryzen tra i prodotti più acquistati con le quote di mercato di AMD che hanno continuato a salire.

Guardando al futuro, Robert Hallock – direttore marketing tecnico di AMD – ha confermato che la piattaforma AM5 di prossima generazione sarà caratterizzata dal supporto di nuove tecnologie come DDR5, PCIe 5.0 e sarà compatibile con le nuovissime CPU Ryzen dal nome in codice Raphael e con l’architettura Zen 4 al debutto entro fine 2022.
AMD introdurrà anche le sue CPU Ryzen Zen 3D V-Cache all’inizio del prossimo anno: utilizzeranno l’attuale socket AM4.

Hallock ha aggiunto che per i processori Zen 3D AM utilizzerà il nodo a 7 nm di TSMC leggermente ottimizzato, fino a 64 MB di cache impilata per CCD (96 MB L3 per CCD), assicureranno fino al 15% di prestazioni in più, avranno lo stesso TDP delle attuali CPU Ryzen consumer.

Quanto alla futura offerta Zen 4 si parla di significativi miglioramenti architetturali e in termini di IPC, dell’utilizzo del processo costruttivo a 5 nm di TSMC, del supporto per la piattaforma AM5 con socket LGA1718, per la memoria DDR5 a doppio canale, per PCIe Gen 4.0 con 28 piste esclusivamente per la CPU, TDP 105-120W.

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