Ampere sta per lanciare il suo processore ARM QuickSilver con 80 core fisici

L'azienda fondata dall'ex presidente di Intel Renée James, si appresta a presentare sul mercato nuovi processori ARM per il settore professionale e per i data center.

Ampere Computing è una società specializzata nella progettazione e nella produzione di semiconduttori fondata dall’ex presidente di Intel Renée James. L’azienda è da tempo impegnata anche sui processori ARM per utilizzi professionali e business: Ampere presenta i suoi processori ARM per il mercato server e data center.

Attualmente Ampere Computing ha già un suo processore sul mercato, chiamato eMAG: prodotto da TSMC a 16 nm, si basa sull’architettura ARM v8.0, poggia su 32 core fisici che operano a una velocità di 3,3 GHz e supporta le memorie DDR4 a 2667 MHz (otto canali), 32 piste PCIe 3.0, quattro SATA 6 Gbps ed è contraddistinto da un TDP di 75-125W.

Ora Ampere ha svelato alcuni dettagli tecnici del suo processore di nuova generazione: per il momento non ha ancora un nome commerciale ma se ne conosce il nome in codice, QuickSilver. Destinato ad essere lanciato nel corso del 2020 sarà equipaggiato con ben 80 core fisici.
Un vero e proprio record che porrebbe l’azienda di Renée James ai vertici, grazie anche al supporto per le memorie RAM DDR4 e all’interfaccia PCIe 4.0 (128 piste). Il processo costruttivo scelto è quello a 7 nm di TSMC.

Sul nuovo processore si è concentrato il vivo interesse di molti player: Amazon, Qualcomm, Huawei e Fujitsu hanno già analizzato con attenzione le specifiche e la struttura di QuickSilver i cui core utilizzeranno ARM Neoverse N1 come base (la società di Jeff Bezos vi ha già realizzato i suoi primi processori personalizzati: Amazon presenta il suo nuovo processore ARM personalizzato: Graviton2) e saranno compatibili con il set di istruzioni ARM v8.2.
Grazie all’interconnessione ARM CMN-600 (interfaccia PCIe 4.0 con protocollo CCIX), Ampere QuickSilver potrà essere utilizzata anche su sistemi formati da due processori.

I portavoce di Ampere hanno aggiunto che i processori della gamma QuickSilver godranno di un valore IPC migliorato rispetto alla generazione precedente assicurando contestualmente una migliore efficienza energetica e una maggiore scalabilità dei core. Importanti passi in avanti sono stati ovviamente compiuti sul versante della larghezza di banda e della connettività.

Esaminando la roadmap di Ampere, si può notare che la società ha già in cantiere una seconda generazione di processori ARM business a 7 nm, così come i prossimi a 5 nm.

Sulla carta i processori Ampere dovrebbe essere portati al debutto entro marzo 2020 ma da allora potrebbero trascorrere alcuni per vederli integrati nei primi prodotti commerciali. Molto probabilmente, almeno nella fase iniziale, i QuickSilver saranno utilizzati quasi esclusivamente in ambienti business e più nello specifico nei servizi cloud come Amazon AWS. Una volta implementati all’interno dell’infrastruttura, i processori permetteranno di ottenere notevoli risparmi sui costi con margini di profitto più elevati e prezzi più bassi per gli utenti.

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