App Android che usano il lettore di impronte digitali

Il lettore di impronte digitali serve soltanto per sbloccare lo smartphone? Ecco alcuni esempi di applicazioni Android che ne fanno uso.
App Android che usano il lettore di impronte digitali

Sempre più smartphone Android integrano un lettore di impronte digitali. La maggior parte degli utenti lo utilizza per sbloccare il dispositivo mobile, anche quando lo schermo è completamente spento ma non lo adoperano mai per altre necessità.

Diverse app Android permettono però di usare il lettore di impronte digitali per offrire funzionalità che necessitano di una verifica di sicurezza aggiuntiva oppure per sveltire determinate operazioni. Quanto è più semplice muovere il dito sul lettore di impronte digitali anziché inserire una lunga password?

Iniziamo col dire che già da tempo Google Play Store integra nelle sue impostazioni la casella Autenticazione tramite impronta che, nel caso in cui venisse richieste l’autenticazione per gli acquisti, richiede all’utente di confermare la sua identità proprio appoggiando il polpastrello sul lettore di impronte digitali.


Esistono però molte app Android che usano il lettore di impronte digitali e che permettono di sfruttarlo per moltre altre attività oltre al semplice sblocco del dispositivo.

Fingerprint Quick Action
È un’app Android che permette di attivare determinate operazioni impartendo i comandi mediante il lettore di impronte digitali. In Fingerprint Quick Action si possono assegnare azioni differenti al singolo tocco, al doppio tocco o allo scorrimento veloce del dito sul lettore.
A titolo esemplificativo, si può richiedere la visualizzazione delle notifiche, il passaggio all’elenco delle applicazioni recentemente aperte, il ritorno alla schermata Home e così via.


Per far sì che Fingerprint Quick Action possa funzionare è fondamentale, però, autorizzare l’app nel menu Accessibilità di Android.


App Lock
App Lock permette di bloccare l’apertura delle app Android selezionate così da impedirne l’utilizzo da parte di persone non autorizzate.
È vero che utenti terzi non dovrebbero conoscere il PIN o la sequenza grafica utilizzati a protezione dello smartphone ma App Lock consente di fidare su un livello di sicurezza aggiuntivo basato sull’impiego dell’impronta digitale.


Per poter usare App Lock e bloccare l’apertura delle varie app, si dovrà attivare l’opzione Consenti accesso a dati di utilizzo nella sezione Accesso a dati di utilizzo di Android.
La stessa cosa deve essere effettuata per Consenti spostamento su altre app: in questo modo App Lock potrà mostrare un messaggio di avviso ogniqualvolta si provassero ad aprire applicazioni Android bloccate.


Keepass2Android Password Safe
Tra i migliori software per la gestione delle password c’è Keepass, applicazione della quale abbiamo più volte parlato in passato: Gestione password: come farlo in sicurezza.

Per Android non esiste una versione ufficiale di Keepass: tra i porting migliori v’è tuttavia proprio Keepass2Android Password Safe che è ovviamente in grado di aprire e modificare i database in formato .kdbx di Keepass ed è capace di integrarsi con la totalità dei browser Android.


Uno dei vantaggi di Keepass2Android Password Safe è che l’applicazione supporta lo sblocco e l’accesso mediante autenticazione con impronta digitale.
Per attivare questa funzionalità, basta creare un nuovo database di password (o aprirne uno già esistente), toccare il pulsante in alto a destra raffigurante tre pallini in colonna quindi selezionare Database, Sblocco con impronta.
Dopo aver scelto se sbloccare con l’impronta digitale il singolo database o l’intero Keepass, basterà confermare l’impronta già impostata in locale.

Journey
Un’applicazione che permette di scrivere una sorta di diario annotando pensieri e parole, con l’aiuto di immagini, informazioni provenienti dai social, mappe, calendario e così via.
Gli appunti possono essere protetti utilizzando l’impronta digitale: per procedere basta accedere alle impostazioni, inserire un codice di sblocco quindi abilitare il riconoscimento dell’impronta digitale.

Authenticator Plus
Diversamente rispetto alle precedenti, Authenticator Plus non è un’app Android gratuita (viene commercializzata al costo di 3,19 euro).
Essa consente di generare codici di sblocco utilizzabili sui vari servizi con l’autenticazione a due passaggi (su Google, Facebook, Amazon, Dropbox,…) e, grazie al backup delle chiavi di accesso su cloud (in forma cifrata), non si rischierà mai di perdere le credenziali per l’autenticazione.
Rispetto all’app Google Authenticator, Authenticator Plus supporta l’utilizzo del lettore di impronte digitali così da renderne ancora più sicuro l’utilizzo e impedirne l’impiego da parte di persone non autorizzate.

Una menzione speciale merita anche Focus, un’app che permette di proteggere singole foto consentendone l’apertura solamente al legittimo proprietario dello smartphone. Focus è gratuita ma l’utilizzo della protezione aggiuntiva con impronta digitale implica l’acquisto della versione completa.

In attesa di Android Pay
Il sistema di pagamento di Google, Android Pay, non ha ancora debuttato ufficialmente in Italia. Sembra però che il lancio sia ormai dietro l’angolo.
Android Pay consente di salvare i dati delle proprie carte di credito all’interno dell’applicazione e di effettuare transazioni presso gli esercizi commerciali senza neppure estrarre dalla tasca il portafoglio (non è neppure necessario avere con sé le carte di credito).

Il pagamento viene gestito in modalità contactless: basta avvicinare il dispositivo Android dotato di chip NFC al POS e la transazione avverrà istantaneamente, previa autorizzazione mediante impronta digitale.

Come abbiamo evidenziato in passato, Android Pay non condivide con l’esercente né con altri soggetti i dati delle carte di credito ma, per motivi di sicurezza, non può funzionare sui device sottoposti a rooting (Android Pay non funzionerà sui device sottoposti a root).

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