Google lancerà un'asta per decidere quali motori di ricerca saranno selezionabili su Android

La decisione è figlia della sanzione comminata dalla Commissione Europea esattamente un anno fa: per Google si trasforma però in un'opportunità per fare cassa ed è quasi una dimostrazione di come alcuni provvedimenti si rivelino, all'atto pratico, pressoché inutili. Almeno nelle modalità adoperate.

Esattamente un anno fa la Commissione Europa aveva deciso di irrogare a Google una salatissima multa da oltre 4,3 miliardi di euro: Google: arriva la multa da 4,34 miliardi di euro per abuso di posizione dominante con Android.
La sanzione è arrivata dopo aver accertato l’abuso di posizione dominante esercitato da Google sul mercato dei dispositivi mobili e in particolare sul vasto segmento rappresentato dai dispositivi a cuore Android.

Google ha già introdotto una schermata per la scelta del browser predefinito (in sostituzione di Chrome) che appare aprendo il Play Store (Google come Microsoft: a breve arriverà una schermata per la scelta del browser su Android) ma nel 2020 sarà chiesto agli utenti di scegliere anche il motore di ricerca preferito da utilizzare sul dispositivo Android.

Il fatto è che già il ballot screen che fu imposto a Microsoft nel caso di Windows non portò ai risultati sperati, già che Google – difendendo la libertà di scelta da sempre accordata agli utenti di Android – ha deciso, per tutta risposta alla decisione della Commissione, di introdurre dei costi di licenza e delle sovvenzioni per i soggetti privati che intendono integrare le app dell’azienda di Mountain View nei loro dispositivi (a partire dal Play Store, vedere Quali saranno i costi di licenza per le app Google? Spunta l’ipotesi di sovvenzioni per i produttori), adesso pare proprio che l’azienda sia intenzionata a fare cassa per quanto riguarda la schermata che consentirà la scelta del motore di ricerca predefinito.

Google avvierà delle “aste” in ciascun Paese chiedendo ai motori di ricerca concorrenti di offrire un importo per apparire nella nuova schermata. Per comparire nella schermata di scelta del motore di ricerca predefinito mostrata in futuro sui dispositivi Android, insomma, bisognerà partecipare a una gara con l’azienda di Mountain View che definirà la base d’asta.

I portavoce di Google hanno spiegato che oltre al motore di ricerca dell’azienda, la schermata di scelta presenterà tre alternative in ordine casuale: esse saranno scelte proprio selezionando le aziende che avranno presentato le offerte economiche più elevate.

In questa pagina Google ha spiegato in che modo funzionerà l’asta e quali saranno i motori di ricerca che potranno essere eventualmente selezionati.

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