Il futuro di Microsoft nelle novità annunciate da Nadella

Durante la Worldwide Partners Conference, attualmente in corso ad Orlando (Florida), il CEO Satya Nadella ha descritto nel dettaglio la visione della sua Microsoft.

Durante la Worldwide Partners Conference, attualmente in corso ad Orlando (Florida), il CEO Satya Nadella ha descritto nel dettaglio la visione della sua Microsoft. Davanti alla folta platea composta principalmente dai 15.000 partner di Microsoft, Nadella ha spiegato che tutto si gioca sul software: i prodotti hardware sono sicuramente importanti ma è ancora più importante rafforzare ed ampliare quell’ecosistema che da sempre è la forza di Microsoft.

In quest’ottica è di fondamentale importanza il ruolo del software. La suite Cortana Analytics, ad esempio, è stata progettata – usando le parole di Nadella – “per democratizzare i Big Data e permettere ad ogni azienda di trasformare se stessa attraverso il valore dei dati“.
L’idea è quella di mettere nelle mani dei clienti Microsoft uno strumento capace di consentire la gestione dei dati attraverso un ambiente di lavoro unificato, indipendentemente dal fatto che i dati siano strutturati o meno. Cortana Analytics unisce infatti più tecnologie (machine learning, Big Data, storage e calcolo con strumenti di intelligence percettiva): la mira è evidentemente quella di facilitare il lavoro nelle imprese portando a decisioni più rapide e consapevoli.
La suite Cortana Analytics sarà offerta a partire dal prossimo autunno a fronte di un abbonamento mensile.

Microsoft spingerà molto sulle nuove soluzioni cloud per il business facendo sicuramente perno su Office 365 ed Azure ma introducendo altri prodotti.

Windows 10 Free aiuterà Microsoft a raggiungere rapidamente i suoi obiettivi

Nadella ha anche spiegato che l’offrire Windows 10 come aggiornamento gratuito agli utenti di Windows 7 e Windows 8.1 permetterà di ampliare le quote di mercato anche in ambito mobile. Perché?
Il numero uno del colosso di Redmond spiega che Windows 10 porta con sé l’importante novità delle “universal apps“, applicazioni concepite per funzionare in egual modo su tutti i dispositivi (vedere Cosa cambia in Windows 10 rispetto a Windows 7 e Windows 8.1 e Sviluppare una app universale per Windows 8.1 e Windows 10). Secondo Nadella sarà la “carta vincente” per Microsoft.

Windows 10, insomma, permetterà agli utenti Microsoft di entrare immediatamente a far parte dell’intero ecosistema Microsoft, composto quindi non soltanto da device desktop, notebook e convertibili ma anche da dispositivi Windows 10 Mobile, Xbox, HoloLens.

E Nadella torna ancora una volta sul cloud, visto come strumento che – attraverso Windows 10 – porterà agli utenti una nuova generazione di servizi, capaci di garantire massima continuità nell’esperienza d’uso fra un dispositivo e l’altro.

Allo stato attuale – e questo va rimarcato – in ambito mobile Windows gode di una quota di mercato pari ad un misero 3% circa (il dato si riferisce all’intero globo nonostante in alcune nazioni le performance di Windows Phone siano state un po´ più convincenti).
È quindi innegabile che Microsoft parta da una posizione nettamente svantaggiata rispetto ad Android ed Apple iOS. Nadella conferma, lucidamente, che per far crescere Windows sul mercato mobile è indispensabile che siano disponibili applicazioni, tante app che possano venire incontro ad ogni genere di esigenza.
Come portare gli sviluppatori su Windows 10 Mobile? La ricetta Microsoft è semplice ed allo stesso tempo intelligente: mettendo nelle loro mani strumenti che consentano di realizzare app capaci di funzionare, così come sono, anche in Windows 10 (quindi sui sistemi desktop) oltre che su tutti i dispositivi del nuovo ecosistema.
Addirittura, e ne abbiamo parlato appena qualche giorno fa, Microsoft sta facendo in modo che le app Android e iOS possano esse stesse funzionare su Windows 10 e Windows 10 Mobile: Le app web, Android e iOS vanno sul Windows Store.

Nadella si dichiara convinto che la nuova offerta di Microsoft sarà estremamente allettante per gli sviluppatori e, di conseguenza, permetterà col tempo di migliorare le quote di mercato anche sul versante “mobile”.

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