Intel presenta ATX 3.0 e ATX12VO 2.0, per alimentare i PC desktop di nuova generazione

Intel aggiorna lo standard ATX 2.0 ormai vecchio quasi di 20 anni e sempre più inadatto a supportare i profili energetici utilizzati dai moderni PC. Con le nuove specifiche sarà possibile risparmiare più energia quando il computer resta inutilizzato.

Intel sta lavorando da tempo a una revisione dello standard di alimentazione dei PC. L’attuale ATX 2.0 risale ormai al 2003 e da allora sono cambiate molte cose. Ne abbiamo parlato anche nell’articolo su come scegliere l’alimentatore del PC e sostituirlo in caso di problemi.

Vent’anni sono un periodo lunghissimo in campo informatico e in questa finestra temporale i requisiti energetici dei sistemi, così come la loro complessità, sono cresciuti esponenzialmente.

La novità consiste quindi nell’arrivo del nuovo standard ATX 3.0 di concerto con la specifica ATX12VO 2.0, progettata per ridurre il consumo dei PC quando sono inattivi (in idle) e offrire maggiore versatilità.

Per gli utenti finali la principale novità consiste nel supporto del connettore 12VHPWR per l’interfaccia PCIe 5.0 che può erogare fino a 600W di potenza; le modalità alternative sono quelle a 450W, 300W e 150W.
Oltre al fatto di disporre di 12 pin di alimentazione, un aspetto del nuovo connettore che va messo in evidenza consiste nell’aggiunta di 4 pin che permettono di “negoziare” con l’alimentatore la potenza massima da fornire al dispositivo, ad esempio alla scheda grafica più esigente.

Lo standard ATX12VO del quale avevamo parlato lo scorso anno è stato modificato per renderlo più efficiente e utile, soprattutto nel caso dei mini PC.

Con ATX12VO 2.0 Intel porta sui PC desktop una caratteristica che era precedentemente disponibile sulle piattaforme server e mobile. Nota come I_PSU% si tratta di una funzione che i sistemi più compatti, come appunto i mini PC, saranno in grado di utilizzare per accedere a un più ampio ventaglio di opzioni di alimentazione pur mantenendo alimentatori di piccole dimensioni. Una caratteristica, questa, che si tradurrà in un importante balzo in avanti sul piano delle prestazioni.

Grazie alle GPU di nuova generazione, ai design migliorati, all’adozione dell’interfaccia PCIe 5.0, la possibilità di fornire fino a 600W con una singola connessione ATX 3.0 si preannuncia davvero molto promettente.
Entro fine 2022 appariranno sul mercato una serie di prodotti che supportano le nuove specifiche: resta da vedere quanto velocemente i produttori abbracceranno lo standard.

Maggiori informazioni, con i nomi dei produttori che hanno già deciso di usare il nuovo connettore, sono disponibili nel comunicato di Intel.

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